“Gli inceneritori a Terni non sono utili né a fornire posti di lavoro né a svolgere un servizio di smaltimento dei rifiuti prodotti in questo capoluogo. Sono un busines economico di privati fine a se stesso”.
Lo affermano in una nota congiunta, Paolo Crescimbeni, ex candidato sindaco al Comune di Terni, alle ultime amministrative e Francesco Ferranti, capogruppo a Palazzo Spada di Forza Italia.
“Inceneritori – aggiungono Crescimbeni e Ferranti – che purtroppo incidono in modo negativo sulla qualità dell’ aria e sull ‘inquinamento ambientale .
Tutto ciò avviene in un territorio caratterizzato da 130 anni di industria pesante e dove la politica non ha mai saputo attuare strategie concrete e chiare per affrontare le criticità ambientali né sviluppare in tal senso seri e virtuosi protocolli d’intesa con multinazionali rilevanti che operano nel territorio comunale . Per queste ragioni in una fase delicata nella quale tra regione Umbria e comune di Terni è in atto un pietoso scaricabarile di responsabilità per stabilire se riaprire o meno l’impianto di Terni – biomassa attueremo questa campagna di sensibilizzazione e informazione dei cittadini e delle istituzioni preposte a partire dal sindaco che può essere molto più incisivo in questa vicenda . Affiggeremo dei manifesti e distribuiremo migliaia di volantini.
Non siamo per cultura e formazione contrari alle attività economiche – concludono Crescimbeni e Ferranti – ma questo principio è valido fino a quando non vi siano rischi per la salute dei cittadini e delle future generazioni; in questa ottica abbiamo presentato anche un atto assieme a Fratelli D’italia in cui chiediamo un consiglio comunale straordinario con la presenza della governatrice regionale, Catiuscia Marini, per mettere nero su bianco con quali modalità si vorranno affrontare le numerose criticità ambientali che investono Il territorio ternano.”