“Quello dei danni provocati all’agricoltura dalla fauna selvatica è un fenomeno da gestire collegialmente tra tutti i soggetti interessati”.
L’argomento è stato al centro della riunione del Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull’amministrazione regionale, a cui hanno preso parte, rappresentanti delle associazioni venatorie, degli Ambiti territoriali di caccia e delle associazioni agricole che si sono confrontati in merito alle ‘misure da adottare, da parte della Giunta regionale, ai fini della riduzione del fenomeno dei danni causati sul territorio regionale dalla fauna selvatica’.
In particolare sono stati valutati gli effetti relativi all’attuazione, da parte dell’Esecutivo regionale, di una deliberazione del Consiglio regionale del marzo 2015. Dagli interventi dei rappresentanti di Associazioni venatorie, agricole e Atc è emerso che il fenomeno, tutt’ora esistente e preoccupante, necessita, tra l’altro, di un sistema di controllo efficiente e partecipato da tutti i soggetti interessati. Ed oltre ad intervenire sulle criticità, anche di tipo normativo, è stata rimarcata l’importanza di pianificare gli interventi predisponendo il calendario venatorio attraverso accordi con le Regioni confinanti. “Le valutazioni sugli effetti dei piani di contenimento messi in atto – è stato rilevato – devono essere pluriennali. E non si può ragionare soltanto sui danni, ma sulle cause. Il concetto di risarcimento non è gradito dalle aziende colpite, perché oltre a questo ci sono altri, molteplici danni di tipo commerciale. No, inoltre, al cosiddetto ‘regime de minimis’ per gli indennizzi, previsto attualmente in 15mila euro per triennio ad azienda. I danni – è stato detto in più interventi – vanno risarciti per intero”.
Ulteriori rilievi hanno poi riguardato la gestione del territorio che” deve comprendere tutta la fauna. Oggi, il mondo venatorio – hanno sottolineato i rappresentanti delle associazioni di categoria – è in completo conflitto con quello degli agricoltori. Sarebbe invece auspicabile sdoppiare il regolamento tra specie e modalità di caccia”.