In una lettera aperta al ministro Speranza e alla presidente della Regione Tesei, Francesco De Rebotti, in qualità di sindaco di Narni e presidente di Anci Umbria, chiede un atto ufficiale che consenta la riapertura in sicurezza dei cimiteri.
“Lo faccio – spiega nella lettera – sulla scorta del puntuale lavoro che abbiamo fatto nell’individuare tutte le precauzioni organizzative che i Comuni possono e sono in grado di mettere in atto per garantire un accesso in sicurezza ai cittadini e agli operatori sulla base di “linee guida” tese ad eliminare il rischio di assembramento indicato dalla circolare del ministero della sanità dell’8 aprile come elemento che indicava la necessità della chiusura al pubblico dei cimiteri”.
De Rebotti elenca le azioni che troverebbero puntuale applicazione: un’apertura limitata nei giorni e negli orari, la previsione di un numero massimo di visitatori presenti contemporaneamente all’interno dei cimiteri individuato secondo le dimensioni dei cimiteri stessi, una suddivisione per ordine alfabetico dei visitatori nei rispettivi giorni per i cimiteri più grandi e frequentati, una sorveglianza dell’ingresso e dell’uscita con personale addetto per garantire sempre il numero massimo di accessi in contemporanea, l’obbligo di utilizzo dei dispositivi, mascherine e guanti o sanificante per le mani, l’obbligo di portarsi i contenitori per innaffiare i fiori.
“Per questo motivo – afferma – chiedo di far esercitare, come avviene in altre funzioni, per esempio i mercati comunali o i parchi e spazi pubblici, la giusta autonomia di scelta e di azione ai Comuni che, nel rispetto delle norme e delle indicazioni che provengono da Stato e Regione hanno sempre e soprattutto in questa fase, dimostrato di agire in scienza e coscienza”.
Il sindaco e presidente Anci assicura sul fatto che “saremo in grado di farlo anche in questa occasione avendo a cuore la salute dei nostri cittadini e il diritto di poter recarsi, in assoluta sicurezza, nel luogo degli affetti più cari. Non è possibile – sottolinea De Rebotti – continuare a registrare una domanda sociale così importante, essendo in grado di soddisfarla pur con tutte le limitazioni indicate ed in piena sicurezza.
Confido quindi che questa richiesta, ponderata e responsabile, sia presa in considerazione e frutti da parte dello Stato o della Regione, come avvenuto in altre regioni, un atto che ci metta nelle condizioni, di fatto, di poter svolgere al meglio il lavoro nei confronti della nostra comunità. Una comunità – conclude – che fino ad oggi ha mostrato di saper comprendere ed attuare lo sforzo necessario intrapreso da tempo e di mantenerlo sempre attivo anche nell’occasione, che spero sia concessa, di far visita ai nostri cimiteri”.