C’è “la necessità di arrivare il prima possibile alla firma dell’accordo di programma” per Acciai Speciali Terni e nello stesso tempo “di affrettare gli appuntamenti di carattere tecnico che andranno ad approfondire il tema del costo dell’energia” e che si terranno “la settimana prossima”. Lo ha detto l’assessore regionale allo sviluppo economico Francesco De Rebotti a margine della audizione di questa mattina nella 3^ commissione consiliare del comune di Terni.
De Rebotti ha informato che “le interlocuzioni col governo sono sempre in corso” e “che ci sia stata data la possibilità di entrare nell’argomento con tempi contingentati, cioè di fatto la fine di gennaio, è un aspetto importante di serietà”.
Quanto alle soluzioni per cercare di calmierare il costo dell’energia, una “questione che è oggettivamente necessario affrontare”, secondo l’assessore la Regione “si dovrà occupare di più della prospettiva”, in vista del rinnovo delle concessioni del polo idroelettrico previsto nel 2029, ma l’auspicio è “che ci sia la possibilità di mettere a terra una soluzione che garantisca anche il periodo transitorio”.
“L’accordo di programma – ha concluso l’assessore – è stato previsto a febbraio e quello è un obiettivo che va mantenuto”.
Questa mattina, in 3^ commissione, era presente anche il sindaco Stefano Bandecchi: “Lei ha detto che come Regione, Comune e Governo dovremmo avere un’idea precisa da presentare all’azienda. Rispetto a questo devo mettere dei punti focali, nell’ottica della collaborazione. Non perda tempo assessore a studiare un dossier, perché tutto era già stato fatto dalla Regione. L’accordo di programma è già stato raggiunto ed è stato fatto solo per un motivo: il disinquinamento della città. Si è conclusa un’operazione al ministero che riguarda il settore ecologico. Non è un accordo industriale produttivo che può riguardare l’investimento energetico.
Noi, Comune e Regione – ha detto il sindaco – oggi non possiamo fare niente se non dire all’Ast che i ternani non vogliono più respirare questa aria.
Dobbiamo dirlo con fermezza. L’accordo ad ottobre era stato raggiunto e doveva essere firmato. Io dissi al ministro Urso che non è possibile aiutare un’azienda e non le altre. Io chiedo a lei assessore di impegnarsi con me a pretendere che Arvedi si presenti a firmare l’accordo. Arvedi a Cremona non ha chiesto sconti”.