Il primo caso accertato di coronavirus in Italia è stato il 21 febbraio. Da allora si sono registrate nel nostro paese oltre 29 mila vittime con il covid-19. Ma la diffusione della mortalità non è stata assolutamente omogenea in tutte le regioni e in tutte le città. Anzi. Ad esempio il mese di marzo che è l’ultimo sul quale si hanno dati definitivi, a Bergamo i decessi sono aumentati del 568%, rispetto alla media del mese di marzo anni 2015-2019. A Cremona (+391%), a Lodi (+370%), a Brescia (+290%), a Piacenza (+264%), a Parma (+208%), a Lecco (+174%), a Pavia (+133%), a Mantova (+122%), a Pesaro e Urbino (+120%).
In Umbria i decessi, nello stesso mese di marzo sono aumentati del 7%. Sono stati 1.220 nel periodo 20 febbraio-31 marzo contro 1.173 della media dello stesso periodo anni 2015-2019. I decessi per covid sono stati 37, il 3% del totale.
In Lombardia si è avuto un aumento del 185%, in Emilia Romagna, +70%, in Trentino Alto-Adige (+65%), nelle Marche , in Liguria e in Piemonte +50%.
Nei primi due mesi dell’anno, gennaio e febbraio, invece, c’è stato nella nostra regione un calo della mortalità del 9,2% rispetto alla media dei decessi nel periodo 2015/2019.
In provincia di Terni nel periodo gennaio-febbraio 2020 c’è stato un calo della mortalità del 4,4% rispetto alla media dello stesso periodo anni 2015/2019. A marzo invece c’è stato un aumento del 7,2% (sempre rispetto alla media degli anni 2015-2019). Nel periodo 20 febbraio-31 marzo 2020 si sono registrati 365 decessi (contro i 361 della media degli anni 2015-2019). Dunque 4 in più. 14 di questi decessi sono stati causati dal coronavirus, il 3, 8% del totale.
QUESTI DATI SONO STATI DIFFUSI DALL’ISTAT.