“La tragedia di David Raggi non deve essere dimenticata e non devono essere dimenticate , soprattutto, una serie di responsabilità, prime fra tutte quelle dello Stato”. Lo ha affermato nel corso di una conferenza stampa, l’avvocato Massimo Proietti, che assiste la famiglia Raggi.
“Noi questo lo abbiamo sempre sostenuto dal momento in cui ci siamo costituiti parte civile e domani mattina( martedì 2 febbraio) notificheremo un atto di citazione al ministero dell’interno, al ministero della giustizia e alla presidenza del consiglio dei ministri, innanzitutto per la responsabilità dei ministeri per quanto riguarda la mancata espulsione di Amine Aassoul dal territorio nazionale nonostante il rigetto della sua domanda di protezione internazionale e la mancanza di sospensione automatica di quel provvedimento di rigetto e per la mancata esecuzione di un cumulo di pene che, già dal gennaio 2014 , doveva condurre in carcere Amine AAssoul”:
“E’ certo, quindi – aggiunge l’avvocato Proietti – che Amine Aassoul, la sera del 12 marzo, non poteva e non doveva essere in quella piazza (piazza dell’olmo dove è stato ucciso David Raggi, n.d.r.) “.
“Noi apriamo un fronte in più, con questo giudizio – spiega Massimo Proietti – relativamente alla responsabilità dello Stato e più precisamente chiamiamo in causa la presidenza del consiglio dei ministri perché lo Stato italiano non ha recepito una direttiva comunitaria, che risale addirittura al 2004, che prevede la formazione di un fondo di garanzia per le vittime di reati gravi per i quali non è possibile ottenere il risarcimento da coloro che li hanno commessi in quanto nullatenenti e quindi incapaci di provvedere in alcun modo al risarcimento del danno, come nel caso di Amine Aassoul”.
“Ho predisposto – conclude l’avvocato Proietti -un atto di citazione anche sotto questo profilo di responsabilità che potrebbe condurre a un risarcimento almeno nei limiti della provvisionale liquidata in sede penale alla famiglia Raggi ( 400 mila euro, n.d.r.) ; è ovvio che nessun risarcimento può compensare il grave lutto che la famiglia Raggi ha avuto ma è giusto che vengano tracciate le responsabilità dello Stato in ordine a reati così gravi per i quali si rimane anche senza risarcimento”.