Il gip di Marsala, accogliendo la richiesta della Procura, ha archiviato l’ indagine sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone, sparita da Mazara del
Vallo il primo settembre del 2004.
Gli indagati erano 4 tra i quali l’ex moglie del padre naturale di Denise, Anna Corona, che rispondeva di sequestro di persona e due testimoni accusati di false informazioni al pm.
Oltre Anna Corona erano indagati Giuseppe Della Chiave, anche lui accusato del rapimento di Denise , e i due testimoni, Antonella Allegrini e il marito Paolo Erba, cui era stato contestato il reato di false informazioni al pubblico ministero.
La richiesta di archiviazione per Erba e Allegrini ha fatto seguito alla loro ammissione di aver mentito fornendo falsi elementi sul coinvolgimento della Corona nel caso. Per gli altri due indagati, invece, secondo la Procura, non sarebbero emersi elementi tali da sostenere l’accusa in giudizio.
L’inchiesta era stata riaperta nella primavera scorsa . Alla richiesta di archiviazione si sono opposti i legali di parte civile: Giacomo Frazzitta e Piero Marino.
Secondo il Gip di Marsala si è trattato di , “Indagini lunghe e incredibilmente vaste da cui non sono emersi elementi sufficienti a sostenere un’accusa in giudizio.
A questo giudicante – ribadisce il gip – non è dato neppure immaginare come potrebbe essere formulato dal pubblico ministero, anche sommariamente, un capo di imputazione nei confronti della Corona. Non appare possibile, allo stato – aggiunge ancora nelle motivazioni – imputare all’indagata una condotta criminosa, né tanto meno una condotta sufficientemente precisa in ordine al reato e alle modalità di realizzazione della condotta: quale reato potrebbe essere addebitato alla Corona? Ove si optasse per il sequestro di persona quale condotta potrebbe essere contestata? Di mandante del rapimento? Di esecutrice?
Ogni ipotesi accusatoria a carico di Anna Corona – conclude il giudice – appare al momento assolutamente insuscettibile di essere vagliata in giudizio e, ancor meno, di condurre a una affermazione di responsabilità. E una allo stato certa assoluzione comporterebbe d’altronde l’ impossibilità di procedere ad altre indagini nei confronti dell’ indagata”.
Tuttavia, scrive ancora il gip , tutto ciò “non significa abbandonare ogni speranza o concreta possibilità di far luce sull’andamento dei fatti. Anzi, come sottolineato dal pm è interesse della Procura, è interesse della magistratura nel suo insieme perseguire la verità e continuare a indagare laddove auspicabilmente emergano ulteriori elementi suscettibili di approfondimento per comprendere cosa sia accaduto Denise e perseguire penalmente i responsabili del suo sequestro. Compito del sistema giudiziario non è quello di trovare a tutti i costi un colpevole, a prescindere dalla verità degli accadimenti e dalla sostenibilità di un’accusa in giudizio, onde ‘attutire’ in qualche misura l’immenso dolore delle persone offese e o soddisfare il desiderio di giustizia e verità per Denise non solo insito naturalmente nelle persone offese, ma ormai ‘ fatto proprio’ dalla generalità dell’opinione pubblica, che da sempre segue con estremo interesse ed empatia la drammatica vicenda di cronaca”.
Giacomo Frazzitta, da sempre vicino a Piera Maggio, madre di Denise, non ha voluto commentare l’archiviazione dell’indagine.