Hanno mangiato un panino comprato in un food track parcheggiato a Diamante, nota località turistica calabrese in provincia di Cosenza, e dopo alcune ore hanno cominciato ad avvertire annebbiamento della vista e vomito.
Portati ieri sera dai familiari a Cosenza, due 17enni sono stati ricoverati in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva per una sospetta intossicazione alimentare da botulino. E adesso si pensa ad un vero e proprio focolaio.
Stamani, nello stesso reparto, infatti, sono state ricoverate due donne di 40 anni, mentre all’ospedale cosentino giungono notizie di altri presunti casi che si stanno verificando in queste ore sulla fascia tirrenica cosentina e che potrebbero confluire nelle prossime ore nello stesso ospedale.
I familiari dei 4 ricoverati hanno riferito che i malori dei loro congiunti sono iniziati dopo l’acquisto di panini con le cime di rapa nel food track e sulla base dei sintomi i medici sospettano, appunto, che si tratti di botulino .A due dei ricoverati è stato iniettato siero immune antitossina botulinica inviato da Taranto. Altre 7 dosi sono in arrivo da Roma con l’eliambulanza “grazie – ha detto all’ANSA il primario di terapia intensiva Andrea Bruni – alla disponibilità ed alla celerità del presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli”. Una delle fiale sarà utilizzata per un paziente già ricoverato, le altre sei saranno lasciate di scorta per eventuali altri casi
L’Azienda sanitaria di Cosenza ha avviato le verifiche effettuando campioni sui diversi alimenti presenti nel food truck e, riferisce il sindaco Achille Ordine, “in via cautelare e prudenziale, ha sottoposto l’attività a blocco sanitario”.
AGGIORNAMENTO
Ci sarebbe anche la prima vittima da botulino a Diamante. Si tratta di un 52enne di Napoli che ieri si era sentito male dopo aver mangiato un panino salsicce e broccoli, acquistato da un ambulante sul lungomare di Diamante. L’uomo, pur avvertendo un generale malessere, aveva preferito far ritorno a Napoli. Durante il viaggio, però, le sue condizioni di salute si sono aggravate ed è deceduto all’altezza di Lagonegro (Potenza). Inutili i soccorsi.