“Ho momentaneamente assunto le deleghe lasciate da Cristhia Falchetti Ballerani, Si tratta comunque di una soluzione temporanea. Nei prossimi giorni nominerò un nuovo assessore e vedremo una assegnazione delle deleghe in base a competenze e attività da svolgere. In queste ore l’Amministrazione Comunale è molto concentrata sulle numerose e vitali questioni amministrative aperte: stiamo lavorando anche oggi sul Piano di riequilibrio finanziario, sull’Area di crisi complessa una opportunità storica per questo territorio, il Patto di sviluppo territoriale con la Regione. Strumenti concreti per dare un futuro di qualità alla nostra città. Il lavoro va avanti su tutti i fronti, compreso quelle delle opere pubbliche: domani sera ci sarà l’illuminazione della nuova passerella che attraversa la stazione ferroviaria, un’opera che intendiamo mettere a disposizione della città dal mese di novembre”. Questo il commento del sindaco, Leopoldo Di Girolamo, alle dimissioni formalizzate da Cristhia Falchetti Ballerani.
“Colgo l’occasione – ha aggiunto il sindaco – per ringraziare di cuore l’assessore Falchetti Ballerani per l’ottimo lavoro portato avanti in questi due anni, con risultati importanti raggiunti, in particolare sul fronte del riordino della macchina amministrativa, operazione indispensabile per assicurare alla città una pubblica amministrazione comunale efficiente”.
Giudizi molto critici sono venuti di più parti dello schieramento politico.
Sinistra Italiana che fa parte della maggioranza di governo della città si domanda:”ma come non era stato tutto risolto? Il sindaco non diceva che ora il comune era in grado di cambiare passo?”
“La situazione del comune di Terni, al contrario, con le dimissioni dell‘assessore Ballerani – sostiene Sinistra Italiana – è ormai arrivata al limite del ridicolo. Se infatti appena una settimana fa il Sindaco ha provato nascondere le difficoltà in cui versa dietro la mossa ad effetto della defenestrazione di quattro assessori (tecnici) adesso il Re è nudo. E’ evidente la debolezza dell’azione messa in campo dal Sindaco per affrontare i gravi problemi della città: chiusi nel Palazzo senza costruire un piano strategico confrontandosi con la città, con una grave perdita di autonomia territoriale da parte di Terni e decidendo solo in base alle convenienze dello scontro interno al PD. E anche da questo punto di vista è evidente che si è fallito. Al di la delle motivazioni formali dell’assessore dimissionaria è evidente infatti che queste sono frutto di guerra interna che ha ormai superato i livelli di guardia. Guerra di posizione e non certo un sano confronto di idee.”
Duro anche il commento del capogruppo di Forza Italia a Palazzo Spada, Francesco Ferranti:”nel modo più assoluto non credo che l’assessore Ballerani abbia maturato questa scelta in autonomia , il suo gesto evidenzia quello che io e il gruppo di fi sosteniamo da tempo . La città – scrive Ferranti – è vittima della guerra tra bande e correnti del Pd umbro e invece di pensare a governare un territorio in crisi si scannano per una bassa lotta di potere e poltrone .”
Secondo Rifondazione Comunista, “le dimissioni rassegnate dall’assessore Falchetti Ballerani certificano una volta di più la consunzione della giunta Di Girolamo.” Quella di Di Girolamo è “u
na giunta in pieno disfacimento che si contraddistingue per un monocolore PD inteso a ricercare un equilibrio tra le faide interne al partito di maggioranza ma estraneo alle prerogative e le emergenze di una città sfibrata dalle politiche antipopolari sin qui praticate”.
Secondo il Movimento 5 Stelle:”mentre la Giunta comunale si SBrega e inesorabilmente perde un pezzo fondamentale, di fatto palesando l’illegittimità della stessa rispetto a quanto affermato nello statuto comunale (art.42 comma 2), Sindaco e assessore al Bilancio continuano la propria azione di accanimento contro la città. Il M5S diffida pertanto la Giunta a disporre ulteriori atti finché non venga ripristinato il numero legale degli assessori indicato nello Statuto comunale. La città ha oramai perso la sua guida.”