Nel 2019 la USL2 dell’Umbria attraverso il suo servizio SERD (Servizio Dipendenze) ha seguito 1.058 soggetti complessivamente.
Di questi 777 sono tossicodipendenti, 173 sono dipendenti dall’alcool, 59 sono afflitti dalla dipendenza dal gioco d’azzardo, 49 sono accaniti fumatori. Un altro dato che emerge è che è in aumento la dipendenza da sostanze illegali o legali fra i minorenni, con esordio fra i 14 e 15 anni.
A questa emergenza delle dipendenze la USL2 risponde con uno staff formato da 4 medici, 8 psicologi, 6 infermieri, 2 assistenti sociali, 5 operatori sociali e 1 amministrativo, una rinnovata sede in viale Bramante con ambulatori e sale per gruppi, un centro semi-residenziale e un’équipe che opera presso la casa circondariale di vocabolo Sabbione.
“Presenza fondamentale nel territorio” – Il SerD di Terni – afferma il commissario straordinario dell’Azienda Usl Umbria 2 dr. Massimo De Fino – svolge un ruolo centrale nella prevenzione, sensibilizzazione e informazione, cura, trattamento, riabilitazione e reinserimento sociale di persone adulte, minori e delle loro famiglie che hanno problemi riconducibili all’uso e all’abuso di sostanze legali o illegali o ad una dipendenza senza utilizzo di sostanze. Una presenza fondamentale nel territorio che svolge un compito delicatissimo ed estremamente complesso dall’esito tutt’altro che scontato grazie all’alta professionalità e disponibilità di operatori e specialisti che anche nella fase più acuta dell’emergenza pandemica hanno sempre garantito un’adeguata continuità assistenziale con costanza e dedizione”.
“Nell’ultimo anno – spiega il responsabile del SerD di Terni dr. Marco Cuccuini – sono aumentati i minori con problemi di disagio e abuso di sostanze mentre negli anni precedenti la tendenza era l’aumento dell’età media negli utenti. Ciò dimostra una notevole diffusione delle sostanze nel territorio e una maggiore capacità del Servizio ad accogliere tale tipologia di utenza anche con lo specifico progetto ‘Giovani 2.0’ e programmi di prevenzione nelle scuole. La modalità di intervento multidisciplinare, la complessità delle persone con problemi di dipendenza e l’ampio target della popolazione coinvolta impongono ad operatori e professionisti che a diverso titolo operano quotidianamente nella struttura un costante confronto, aggiornamento, formazione e flessibilità nel rispondere in modo efficace e efficiente alle problematiche degli utenti – aggiunge il dr. Cuccuini. Soggetti che necessitano di accoglienza, di ascolto e di un sostegno e orientamento finalizzato a riappropriarsi di una propria autonomia. Tutto ciò è possibile attraverso un programma terapeutico con diversi livelli di obiettivi per ogni singola persona, definiti in base alla sua fase di cambiamento. La priorità è di intervenire precocemente affinché non vi sia un ulteriore aggravamento dello stato fisico, psichico e sociale”.