Santa Maria in Monticelli (Amelia) non resterà senza sacerdote. Il vescovo , Mons. Giuseppe Piemontese, destinerà in quella parrocchia un nuovo reverendo, la cui nomina non è stata ancora ufficializzata.
Il nuovo parroco sostituirà, a breve, don Andrea Tschimanga che operava in quella comunità da 7 anni.
Da quanto ha appreso Terni in Rete, don Andrea andrà ad affiancare mons. Antonino De Santis che, oltre alla comunità di Penna in Teverina, ha in carico quella di Giove.
Queste le decisioni adottate da Mons. Giuseppe Piemontese.
La comunità di Santa Maria in Monticelli non ha gradito la sostituzione di don Andrea.
Ai giornali i parrocchiani hanno inviato una lettera.
ECCOLA
Eccellenza reverendissima,
è con profondo sconcerto e senso di smarrimento che abbiamo appreso,
in modo improvviso ed inaspettato, la Sua decisione di allontanare il
nostro caro Don Andrea dalla Comunità Parrocchiale di Santa Maria in
Monticelli.
La nostra è una Parrocchia periferica, si potrebbe definire “di campagna”,
formata da famiglie per lo più giovani, da persone schiette e limpide. Don
Andrea ha saputo, negli anni, toccare il cuore di ognuno di noi, con un
atteggiamento accogliente, cordiale, ma nel contempo fermo e
competente. Molti di noi lo hanno eletto a propria guida spirituale,
trovando in lui un amico sempre disponibile e pronto ad ascoltare. La
piccola Chiesa, dedicata a Maria, si è pian piano riempita di famiglie, di
bambini e anziani; le celebrazioni domenicali sono diventate una festa di
canti e di preghiere, spesso seguita da incontri conviviali. L’attenzione ai
bambini è una delle caratteristiche che contraddistinguono il nostro caro
Don Andrea: gli spazi della Parrocchia sono stati sempre disponibili per le
iniziative riguardanti i più piccoli, anche durante l’estate.
L’improvviso cambiamento di “pastore” che ci viene prospettato, fa
piombare il nostro “gregge” nello sconforto e nello smarrimento. La nostra
Comunità, che si è per anni impegnata a portare avanti le attività
parrocchiali anche in assenza di un sacerdote, viene di nuovo gettata
nell’incertezza e nella confusione, per di più nel pieno dell’anno
catechistico e pastorale, con attività già avviate e non ancora portate a
compimento.
Sappiamo benissimo che il nostro scritto sarà ininfluente sulle logiche, a
noi sconosciute, che l’hanno portata a decidere questo trasferimento, ma
ci sembra un atto dovuto esprimere, in questo modo, a Don Andrea tutta
la nostra riconoscenza, il nostro affetto, la nostra ammirazione per il
tempo, le parole, il calore che ha saputo regalarci durante questi anni del
suo servizio presso di noi e far presente a Lei, Eccellenza, la nostra
amarezza e delusione.
E’ stata avviata anche una raccolta firme nel tentativo di far tornare sulle sue decisioni il vescovo.
Le firme sono circa 800.