Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera che ha inteso inviarci il nostro lettore, Alessandro Datti, grande tifoso della Ternana. Datti era a Perugia, sabato scorso. ha visto la partita ed è rimasto deluso.
Deluso certamente dal risultato e anche dal comportamento di altri tifosi della Ternana che hanno rifiutato i saluti dei giocatori sotto la curva e anche la maglia che stava per regalare, uno di loro, Damiano Zanon.
Al lettore e tifoso Datti va detto che a Terni è successo di peggio perché altri (tifosi?) hanno atteso l’arrivo del pullman danneggiando un vetro , insultando tecnico e giocatori, obbligando le forze dell’ordine a intervenire.
E’ evidente che è un episodio che va stigmatizzato e condannato, senza se e senza ma. E sorprende anche il silenzio della società su quanto accaduto.
La lettera di Alessandro Datti riconcilia con il calcio che resta uno sport e una passione e che non dovrebbe essere macchiato da episodi di violenza.
” Gentile Redazione di Terni-in-Rete,
Scrivo questa lettera in riferimento al derby, e con particolare riferimento al dopo partita, quando i giocatori sono andati a salutare i tifosi rossoverdi presenti in curva Sud. Io mi trovavo in Tribuna Est, ed ero l’unico cuore rossoverde tra centinaia di colori avversi (ma mai stupidamente irrispettosi o beceramente ostili nei miei confronti).
Non vivo in Italia, e non ho occasione di assistere alle partite. Ma, da vecchio ternano che ha vissuto da ragazzino i momenti della nostra Serie A e che ricorda ancora certe avventure come fossero avvenute l’altro ieri, ancora oggi, puntualmente e, forse, ossessionatamente, mi collego via internet ogni sabato per seguire in tempo reale la Ternana da oltreoceano. Con questo derby era finalmente tornata l’occasione di vedere le cose dal vivo. Inizialmente, alla vista di quell’enorme striscione mostrato dalla nostra gente, ho avuto un vero sussulto di orgoglio per lo straordinario messaggio di grande valore passionale ed estetico. E di gran lunga superiore, a livello visivo ed organizzativo, rispetto a quanto esposto dalla controparte perugina in curva Nord (con tanto di cattiva idea nel mostrare uno striscione rossoverde sottratto in passato ai nostri tifosi).
Ma al termine della partita sono rimasto deluso e sconcertato dall’atteggiamento di chi prima osannava e poi ha finito con l’inveire contro la Ternana. Ovvio che sia dispiaciuto a tutti noi di come sia andata la partita, e non credo sia necessario aggiungere altro sul come e perché possa essersi materializzato quel risultato tanto bislacco quanto ingiusto. Con questa lettera vorrei invece solo comunicare quanto sia stato imbarazzante e, se mi si consente, vergognoso assistere al rifiuto di salutare i giocatori a partita finita quando questi si avvicinavano per ringraziare i propri tifosi. Ancora peggio sentire quegli insulti verso di loro, nonostante una prestazione che, sul piano della dedizione, motivazione, concentrazione, e sforzo fisico non poteva che essere considerata entro i più degni parametri dell’onestà professionale e dell’orgoglio sportivo.
Se è vero che la squadra ha bisogno di riflettere e riorganizzarsi per ricominciare a giocare nei modi che le sono maggiormente consoni, non credo che certi atteggiamenti sguaiati e maleducati possano essere di particolare aiuto per il futuro.
Pertanto, qualora decideste di ospitare questa lettera nel vostro sito, vorrei pubblicamente estendere ai nostri giocatori e all’allenatore quelle scuse che qualsiasi altra persona che ama lo sport e la propria squadra dovrebbe perlomeno sentire di dover sinceramente offrire. In particolare a quel giocatore, non mi ricordo chi fosse, che è stato cacciato via a male parole mentre porgeva la sua maglia di gioco.
Con sincera passione,”
Alessandro Datti