Al voto sul Bilancio di previsione del Comune di Terni non ha partecipato il Movimento 5 Stelle. Nella dichiarazione video lo spiega il capogruppo del M5S, Federico Pasculli.
“Questa mattina abbiamo abbandonato la seduta da remoto del consiglio comunale – è scritto in una nota del gruppo consiliare 5 stelle – perché riteniamo che non ci fossero le condizioni per proseguire, in quanto le prerogative democratiche del consiglio comunale ormai vengono sistematicamente calpestate. Sono settimane, dalla fine del fase1 legata alla emergenza Covid 19, che chiediamo che si tenga il consiglio comunale dal vivo, in maniera tale che tutti i consiglieri comunali possano svolgere il proprio ruolo e che la città sia informata su quello che avviene nella sala del consiglio.
Ebbene, a fronte dell’ennesimo diniego del presidente Ferranti abbiamo deciso di denunciare pubblicamente questa situazione vergognosa. Facciamo presente che i consigli comunali di tante altre città, almeno da due settimane, si riuniscono nella loro aula e che l’aula di Palazzo Spada negli ultimi giorni ha visto vari utilizzi con un numero consistente di persone presenti. Ebbene la sala del consiglio può essere utilizzata per tutto meno per il consiglio comunale. Le regole imposte da Ferranti rispetto alla presentazione di atti di indirizzo ed emendamenti sono altresì una contrazione alla domocrazia che mina l’iter di approvazione del bilancio di previsione.
E’ chiaro che si tratta di un atteggiamento ostruzionistico dell’amministrazione comunale che non vuole una discussione a viso aperto sui contenuti. La maggioranza non vuole discutere in aula del documento unico di programmazione e del bilancio di previsione perché non si sente sicura di questi atti. In effetti il Dup è un documento del tutto avulso dalla realtà cittadina perché non tiene in alcuna considerazione la fase dell’emergenza Covid e soprattutto quella successiva, quella della riapertura della città, caratterizzata da centinaia di esercizi commerciali ed esercizi pubblici in grave crisi. Decine e decine di saracinesche non hanno riaperto, i locali pubblici hanno subito cali di fatturato anche dell’80%. Ebbene nel Dup non c’è un rigo su tutto questo. Vediamo la maggioranza insicura anche sul bilancio, che è stato portato in aula con una quadratura finale che lascia spazio a molti dubbi e che contrasta con le notizie e gli atti che lo hanno preceduto e che vedono discordanze sugli anticipi di cassa del tesoriere, sul rapporto con la Osl, sugli incassi, sulle partite di giro con le municipalizzate”.
“Un bilancio – conclude il Movimento Cinque Stelle – che rischia di essere oggetto di approfondimento in più sedi e che se dovesse dimostrare falle e irregolarità rischia di produrre nuovi sconquassi sulla città. Noi chiediamo alla amministrazione comunale di smettersi di nascondersi dietro le sedute via web e di dedicarsi finalmente alla città: a settembre ci sono da riaprire le scuole ospitate negli edifici comunali, occorre pensare ad incentivi concreti per i piccoli e medi esercizi commerciali, rappresentare la città in vertenze fondamentali come quella della Treofan o degli assetti proprietari e produttivi dell’Ast”.
Molto critico anche Emanuele Fiorini di Uniti per Terni
“Oggi in consiglio comunale l’amministrazione ha speso quattro parole messe in fila sul Dup. Un documento programmatico, strategico per la città che consta circa 400 pagine illustrato in pochi minuti.
Ciò è la dimostrazione di come la giunta a guida del sindaco Latini sia priva di contenuti,priva di iniziative per la ripresa economica della città, priva di una visione prospettica e programmatica. Ciò è la dimostrazione del fatto che la giunta Latini sta navigando a vista”.
Questo il parere espresso da Emanuele Fiorini.
“L’assessore Bordoni ha affermato che nel Dup vi sono dei progetti che faranno da volano all’economia di Terni, ma quale economia? Credo – sostiene Fiorini – che il sindaco e i suoi assessori debbano tornare sul pianeta terra in quanto non hanno e non stanno mettendo in atto aiuti per famiglie, imprese ed attività economiche del territorio. Non avete sospeso la Tosap, non vi sono stati sconti sulla bolletta del Sii, solo abilità e celerità nella spartizione delle poltrone nelle varie partecipate. Vedi le nomine fatte all’interno del SII di persone con stretto rapporto di parentela con esponenti di Fratelli d’Italia, nonché la nomina a presidente dell’Ater proprio del collega di studio del sindaco Latini.
Per non parlare della Tari, in ordine alla quale di fatto ai cittadini non è stato fatto sconto alcuno, è stata frazionata in tre rate con una riduzione del 10% che poi si pagherà alla fine con un conguaglio. Parliamo di come il nostro Comune abbia distribuito fino all’altro giorno i buoni spesa, quando invece negli altri comuni vi si è provveduto nel giro di un mese.
Mi stupisce come l’assessore Ceccotti non abbia ancora provveduto a rassegnare le sue dimissioni data l’inettitudine dimostrata nella gestione dei buoni spesa, nel non essere in grado di riattivare il servizio di ginnastica in acqua per i disabili e dato che a tutt’oggi non è stato in grado di fornire spiegazioni sull’impiego reale dei 170 milioni risparmianti nella gestione del trasporto da e per i centri diurni. Parlate di grande opere, di PalaTerni, ma non c’è Palazzetto né grandi opere se non ci sono aiuti concreti alle attività economiche presenti sul territorio, anche perché se il 50% di esse chiude poi si dimezzeranno anche gli introiti dell’Amministrazione.
Ora – conclude Fiorini – andrò a vedere anche quali sono le imprese che lavorano con il Sii, con l’Asm e se vi sono rapporti di amicizia o parentela fra i loro componenti e i membri dell’amministrazione comunale.
L’amministrazione comunale tiene sotto la cenere la patate bollette di Asm la cui situazione debitoria è una voragine, una situazione che, se non verrà affrontata, esploderà fra le mani”.