“Dopo una lunga ed estenuante trattativa presso il Ministero dello Sviluppo Economico, conclusasi senza una intesa, è ora importante che le parti tornino al tavolo per arrivare al più presto ad un accordo che salvaguardi i livelli occupazionali e porti al rilancio dell’azienda”. E’ la sintesi del pensiero espresso dal Viecepresidente della Giunta regionale umbra ed assessore allo sviluppo economico, Fabio Paparelli, che sta seguendo in prima persona la vertenza dell’ex Gruppo Novelli. Condividendo in pieno le parole espresse dal vice ministro Bellanova, Paparelli ha evidenziato come “sia ormai imprescindibile la necessità di trovare punti di intesa tra le parti che consentano di superare le criticità emerse pur in presenza di una bozza di accordo. La Regione Umbria – ha concluso – continuerà a fare la propria parte affinché il cammino intrapreso prosegua nelle direzione auspicata”.
Sulla vicenda fa il punto della situazione la FLAI CGIL
“Dopo diversi incontri tra le parti (in alcuni casi veri e propri scontri viste le distanze tra le
posizioni di partenza) – scrive la CGIL – si è prodotto un avvicinamento su diversi punti, elemento che non ci
lascia indifferenti. In particolare:
– l’azienda si è resa disponibile a condividere la necessità di mettere in campo un piano sociale
per gestire gli esuberi dichiarati, a partire da un incentivo all’esodo e politiche attive volte alla
ricollocazione del personale di Cisterna di Latina e Spoleto, nonché l’utilizzo dello strumento
della Cigs per area di crisi complessa laddove possibile, ovvero per Terni e Amelia.
– l’azienda ha dichiarato di essere disponibile a istituire un tavolo presso la Regione Lombardia
per monitorare la delicata situazione legata al sito di Muggio’.
– evitare di tagliare gli scatti di anzianità per le fasce più deboli, a partire dai siti agricoli e di
panificazione, per le maestranze che hanno un reddito inferiore a 1500 euro.
Questi punti di avanzamento, che nelle settimane scorse avevano visto diverse posizioni
rispetto a quelle maturate ieri, ci hanno portato a dichiarare di avere la necessità di convocare
quanto prima il coordinamento sindacale per una consultazione dei lavoratori relativa ai
contenuti dell’accordo.
In sostanza – precisa la FLAI CGIL – per quanto ci riguarda serve un approfondimento con le
rappresentanti e i lavoratori sul lavoro del tavolo ministeriale al fine di verificare le condizioni
per sottoscrivere un accordo con le rappresentanze in merito al lavoro svolto del tavolo
ministeriale, al fine di verificare le condizioni per sottoscrivere un accordo nell’interesse di
tutelare il reddito dei lavoratori e un piano sociale che possa limitare l’impatto della
riorganizzazione, che l’azienda ha intenzione di portare avanti con o senza accordo con le
organizzazioni sindacali. Chiediamo a tutte le parti interessate, a partire dalle istituzioni, ai
rappresenti dell’azienda e alle altre organizzazioni sindacali di non far precipitare la situazione
con accelerazioni irresponsabili che potrebbero portare ulteriori danni ai lavoratori e alle
lavoratrici del Gruppo, negli ultimi anni già fortemente provati dai sacrifici fatti e da una
condizione aziendale sempre più vicina al baratro del fallimento.”