Non ci aveva pensato nemmeno Antonella Catanzani, coordinatrice per il Lazio e l’Umbria della San Vincenzo de’ Paoli, da sempre animatrice di questa iniziativa, ma questo è il 20° pranzo di Natale che si organizza nei locali della Curia, per i poveri, i bisognosi e le persone sole.
“Lo volle fortissimamente l’allora vescovo Mons. Vincenzo Paglia – conferma Antonella Catanzani. Mi disse una settimana prima di Natale di organizzare questo pranzo. Era il 2000. Facemmo tutto in fretta e furia. Mi ricordo che riuscimmo a portare qui una trentina di persone, forse di più ma sicuramente non arrivavamo a 50 persone. Da allora non ci siamo più fermati. Qualche anno abbiamo organizzato il pranzo per centinaia di persone dentro il Duomo. Il mio Natale è da sempre qui, con la mia famiglia, con mia figlia che ha trascorso tutti i suoi natali, fin da piccolissima, qui. Questa è la mia famiglia allargata. Tante di queste persone le conosciamo, le assistiamo tutti i giorni, fanno parte di noi.”
Sono circa 150 persone coloro che hanno accettato l’invito di Mons. Piemontese. Siedono fra i tavoli imbanditi, come nella migliore tradizione. Hanno mangiato un antipasto tradizionale, senza gli affettati di maiale, un primo tortellini ricotta e spinaci, il pollo come secondo ( preparato dalle famiglie delle comunità neocatecumenali) e poi i dolci natalizi: panettoni, pandori, torroni. Il tutto accompagnato da vini e spumanti.
Fra i tanti dolci spicca un panettone artigianale di 10 chili offerto dalla cioccolateria Calvani.
“Non sarebbe Natale -tiene a precisare la Catanzani – se l’impegno non continuasse per il resto dell’anno, sarebbe soltanto una festa, una operazione molto bella ma fine a se stessa. Queste persone invece io le conosco quasi tutte, le seguiamo durante l’anno, portiamo ciò che serve, i bambini frequentano l’emporio della San Vincenzo, famiglie che trovo tutti i giorni, alcune vengono anche a casa mia, si è stato instaurato un rapporto di amicizia.”
Al pranzo hanno contribuito in tanti: la All Food, la AST, l’amministrazione comunale, l’ASM, il SII, l’istituto tecnico di Amelia, l’istituto alberghiero Casagrande di Terni, Lions Club San Valentino.”C’è proprio un concorso di popolo per questo pranzo – aggiunge la Catanzani – chi non è presente fisicamente è presente in altre forme.”
“Il mio augurio – conclude Antonella Catanzani – è di vivere un anno nella pace, nella salute, nella serenità, soprattutto vivendo questo clima di condivisione, di amicizia e di amore che stiamo sperimentando qui noi per questo pranzo di Natale, perché quando c’è questo c’è già tanto. Non è una frase fatta, posso dire veramente che è così.”