Forse non tutti sanno che il temibile ragno violino è un abituale frequentatore delle nostre case. Dove si nasconde bene ed è difficile vederlo. A livello tossicologico, dopo la “vedova nera”, il “Violino” è il ragno più pericoloso, appartenente alla famiglia dei sicaridi (un nome, una garanzia) “anche se – afferma Gabriele Berretta, appassionato aracnofilo – come tutti i ragni non aggredisce l’uomo, è schivo e timido. Sono dei ragni erranti – aggiunge Berretta – predano in maniera subdola, non hanno ragnatela.”
“Sono di piccole dimensioni, ecco perché è difficile vederli, ma nelle nostre case ci sono, amano il caldo e il buio. Basta essere un po’ accorti, ad esempio controllare gli abiti negli armadi, le scarpe, i battiscopa, gli scatoloni, soprattutto a tutela delle persone anziane e dei bambini e, in generale, delle persone che sono sensibili alla sua tossina, neuro e emo tossica che può provocare loxoscelismo, una forma di necrosi, molto pericolosa.
“Se una persona si rende conto che è stata punta da un ragno violino la prima cosa che deve fare immediatamente è recarsi al pronto soccorso, senza fare alcuna cosa di spontanea volontà, come ad esempio disinfettare la puntura.”
A questo proposito si ricorderà l’episodio che ha visto protagonista circa un anno e mezzo fa un agente della polizia locale di Terni che fu morso proprio da un ragno violino e che ha rischiato di perdere un braccio che era andato in necrosi. Poi, fortunatamente l’allarme rientrò ma abbiamo avuto modo di vedere le foto che testimoniavano lo stato dell’arto e possiamo garantire che erano impressionanti.
“L’altra sera me lo sono visto camminare su una coscia – racconta Gabriele Berretta – non mi sono spaventato e ho usato la classica tecnica, se non lo si vuole uccidere. Intanto va detto che i ragni non vanno mai toccati con le mani, per catturarlo ho preso un foglio di carta, ce l’ho fatto andare sopra e poi l’ho coperto con un bicchiere e l’ho liberato all’esterno.”
C’è da dire che il nostro lettore Gabriele Berretta è pieno di sorprese. Forse non tutti sanno che, infatti, sulle sponde del Nera, nel tratto di città, ci sono anche i serpenti. Ma di questo ne parliamo una prossima volta.