Che confusione alla Elettrocarbonium di Narni: domani a mezzogiorno, come nei film western scade l’ultimatum di Michele Monachino, il “gestore della fabbrica narnese. Un vero ultimatum perché se la società tedesca non gli consegnerà lo stabilimento, i soldi della bonifica ed anche una quota consistente di commesse, lui ha detto che abbandonerà per sempre. Proposte che il liquidatore Marco Petrucci non ha davvero voglia di onorare. Insomma l’epilogo del barese della Morex sembra all’epilogo e con lui tutta la corte che si era costruito intorno. Sembra..
Intanto è in corso un’assemblea convocata dai sindacati per aggiornare ed aggiornarsi sulla questione ma loro hanno davvero poco da dire in quanto hanno subito, e non poteva vano fare diversamente, tutta la vicenda.
Che il segnale di stacco della spina sia imminente l’hanno dato il comportamento della dirigenza che non ha più governato una fabbrica di cento persone, dove ognuno faceva quello che voleva. Una battuta sentita all’interno? “Sembra un posto da volontariato dove ognuno lavora, se gli va un paio d’ore e poi se ne va a casa sua”.
Ma se non sembrava sufficiente questo ecco che esce fuori una notizia che arriva da Roma dal Ministero e dalle segreterie nazionali dei chimici: un’altra cordata pare pronta a subentrare a Monachino. Sembra una storia già scritta, che avrà come risultato di snervare dipendenti, ditte fornitrici e la stesa città in attesa sempre della ripartenza.