I lavoratori dell’Elettrocarbonium avevano sperato in qualcosa di più. E per questo erano saliti a Palazzo Comunale, interrompendo anche la seduta per far parlare il Consiglio della loro vicenda. Una riunione nell’ufficio del Sindaco non ha chiarito ancora quale siano le responsabilità nella vicenda e nemmeno su chi i lavoratori si dovranno appoggiare nel prosieguo della vicenda.
I consiglieri alla fine hanno riconfermato un appoggio, stanco e rituale, sperando che qualcuno al mondo sia ancora interessato a realizzare a Narni ancora elettrodi di grafite, prodotto che ormai nemmeno in Germania viene più realizzato.
Questo l’ordine del giorno:
“In relazione alla vicenda Sgl/Elettrocarbonium, visto anche il rinnovato ed unitario impegno del Consiglio Comunale di Narni a sostegno dell’economia cittadina e della vertenza in atto, esplicitato con un Odg approvato all’unanimità nella seduta del 19 maggio u.s. nel quale si chiedeva un incontro urgente con i responsabili tecnici ed istituzionali della Regione Umbria, con il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali, ritengo indispensabile riattivare immediatamente il tavolo ministeriale dello sviluppo economico.
Quanto sopra anche a fronte di ripetute voci che narrano dell’interessamento da parte di soggetti imprenditoriali, non meglio specificati, che sembrerebbe vogliano valutare la possibilità di rilevare il sito per la produzione di elettrodi di grafite.
Si rende necessario accelerare i tempi per aprire un percorso chiaro e inequivocabile che concluda una fase di stasi che sta producendo disagio e tensione , chiamando tutti i soggetti in campo ad una responsabile e fattiva azione per la migliore soluzione della vicenda e per far uscire da un’incertezza insopportabile e dannosa i lavoratori diretti ed indiretti del sito industriale.
Tutto ciò al fine di rimettere decisamente al centro dell’agenda e dell’azione istituzionale, della Regione Umbria e del Ministero, il tema del futuro del sito produttivo narnese, agendo coerentemente con quanto si è proposto con la delibera Regionale per l’attivazione dello strumento dell’area di crisi complessa di Terni e Narni”