Il primo febbraio sarà un giorno caldo per la fabbrica narnese. I pro e i contro sul piatto
Potrebbe essere la riunione decisiva quella di lunedì pomeriggio al Ministero dell’Industria e per lo Sviluppo Economico, a Roma, sul futuro della Elettrocarbonium di Narni, anche se dopo tanti «tira e molla», qualche riserva rimane. Intanto dovrebbe essere risolutiva, perché tutti gli attori in gioco sanno che è l’ultima spiaggia. Per tutti. E che a tutti conviene chiudere con un accordo che veda la ripartenza della fabbrica.
Conviene a Michele Monachino, l’amministratore delegato di Elettrocarbonium, che ha investito un bel pacco di milioni di euro su questa scommessa, anche se è stato aiutato dalle agevolazioni per il reimpiego dei cassaintegrati: anticipi, acquisto del carbone, insomma soldi sonanti sono usciti dalla sua cassa e potrebbe anche non riprendere.
Conviene anche alla Sgl Carbon: per lei è l’ultima occasione per andarsene per sempre da Narni, come spera. Se dovesse saltare il discorso con la Elettro di Monachino, non le rimarrà altro che mettere mano al portafogli per la bonifica e staccare assegni, avendo davanti interlocutori regionali col dente avvelenato. E comunque dovranno essere assegni a molti zeri perché tanto per fare un esempio, sarebbe obbligata a tirare giù la ciminiera, che non serve più, per una spesa di qualche milione. Prima deve collassare, poi quella enorme massa di cemento da smaltire in discariche controllate. Inoltre sarà da rivoltare i circa venti ettari, cercare gli inquinanti e tirarli su litro per litro. Se, viceversa l’attività industriale dovesse continuare, è la legge a dirlo, ecco che l’esborso della Sgl Carbon sarebbe limitato, molto limitato, rimandando ad un’altra stagione la bonifica.
Conviene al Comune che si è improvvidamente speso per una cordata senza prendere in esame a fondo le altre, anche se avevano garanzie imprenditoriali doppie di questa e che se dovesse fallire sarebbe chiamato a rispondere della scelta.
Conviene al Sindaco Francesco De Rebotti che vorrà essere candidato per un altro mandato e che dopo il flop dell’Ospedale che rischia seriamente di chiudere, si trova con un insuccesso in mano, lui che si era speso per la cordata Monachino. Lui ed il suo assessore Marco De Arcangelis.
Conviene alla Regione perché dopo il problema dell’Ospedale non può permettersi che un’altra operazione sotto la sua regia si concluda a Narni con una chiusura e tanti mugugni
Conviene al Governo in quanto il viceministro del Mise De Vincenti, si era gloriato della soluzione ritenendola la più interessante.
Conviene ai lavoratori che sanno di non avere altre alternative
Ecco perché a Narni sono abbastanza fiduciosi che alla fine la Sgl Carbon tolga dalle mani del liquidatore Petrucci la patata bollente del “vero” passaggio delle consegne e decida direttamente come è abituata a fare