Stefano Pastorelli, già consigliere regionale di Forza Italia.
1)In breve proposte per lo sviluppo della Regione Umbria in tutte le sue peculiarità territoriali
-Rispondo riprendendo il programma, scritto e condiviso dai Partiti della Coalizione con Donatella Tesei.
In sintesi, lavoriamo per
– un’Umbria più attrattiva e creativa,
– una regione più aperta,
– una regione più sicura,
– un luogo più connesso al mondo.
La crescita del turismo ci ha dato ragione. Ora siamo una destinazione ambita a livello mondiale e arrivano investimenti importanti – l’ultimo vale 170 milioni di euro – nel settore ricettivo che ha oggi strutture di altissimo livello. Aeroporto di Perugia ora San Francesco, era in pessimo stato; nel 2023 siamo arrivati a 532mila passeggeri, oltre la capienza massima dello scalo.
Nella prossima legislatura è previsto il raddoppio.
Sei miliardi tra Pnrr e nuova programmazione europea.
Servono a consolidare lo sviluppo, creare occupazione, alzare la qualità di vita, dare ascolto ai bisogni sociali, tutelare i più deboli e le famiglie, salvaguardare e valorizzare i territori.
Creare le migliori condizioni possibili per consolidare la presenza di eccellenze industriali come il polo aerospaziale, quello della moda, l’agroalimentare.
Anche verso la manifattura umbra bisogna volgere lo sguardo: la ceramica di Deruta e di Gualdo Tadino, la meccanica e la meccatronica, e la ricerca ingegneristica.
L’occupazione è al 66,5 per cento, cinque punti sopra la media italiana.
La disoccupazione si è ridotta al 6 per cento, abbattendo del 2,6 per cento il dato rispetto al 2019 e restando 1,8 punti sotto la media nazionale.
In Umbria, il tasso di Neet, cioè quei ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano né lavorano, è sceso al 10,5 per cento, sei punti sotto la media italiana. È il risultato di politiche mirate, di investimenti sul futuro, perché sappiamo che i giovani sono la nostra risorsa più preziosa.
Sanità.
L’idea della coalizione è che bisogna sviluppare al massimo la medicina territoriale.
E questo è uno dei punti qualificanti del programma di governo per i prossimi cinque anni.
Ora abbiamo anche l’eliporto per il servizio regionale di elisoccorso che ci consente in 20 minuti di intervenire ovunque.
Infrastrutture
Anche qui l’impegno è prioritario. Ferrovia centrale umbra che era stata abbandonata è stata oggetto di importanti opere di rinnovamento. La stazione intermedia dell’Alta velocità per far fermare 14 convogli verso il Sud e 14 verso il Nord che oggi non transitano in Umbria. L’Umbria, che sta in mezzo all’Italia, era solo lambita dall’Alta velocità. E poi l’aeroporto, un provvedimento di cui andiamo orgogliosi.
Famiglia
I provvedimenti sono tanti, ma aver destinato 30 milioni, che in una Regione come la nostra sono tanti, per sostenere le famiglie che hanno figli e accompagnare i bambini dalla nascita all’università ci rende orgogliosi perché per me, per noi del centrodestra la famiglia è il fondamento della società.
La nostra promessa è di portare la Regione all’eccellenza, perché quello è il posto che le compete.
2)Una ricetta per rivitalizzare i centri cittadini nell’ottica di città dinamiche
-Che il rilancio delle aree interne del Paese possa e debba passare per la rivitalizzazione di borghi e centri storici è un sillogismo che sconta un problema di fondo, vale a dire la difficile elaborazione di politiche pubbliche capaci di coniugare le legittime aspettative di sviluppo socio-economico del territorio, sfruttandone i vantaggi competitivi naturali e secondari, con la salvaguardia della propria identità storico culturale. Tra le iniziative da promuovere rientrano anzitutto gli interventi di conservazione, recupero, riqualificazione e riuso del patrimonio edilizio pubblico e privato attraverso gli strumenti all’uopo previsti dalla vigente normativa statale e regionale. Sono disponibili strumenti di governo del territorio, pianificatori e programmatori, diretti alla conservazione, al recupero e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente: dai piani ed i programmi di recupero, ai programmi integrati di intervento, dai programmi di riqualificazione urbana per il recupero edilizio e funzionale di determinati ambiti, ai contratti di quartiere.
Gli interventi di rigenerazione urbana includono:
– la conservazione, il recupero e la ristrutturazione edilizia e urbanistica di immobili destinati ad insediamenti residenziali (anche di edilizia sociale);
– il restauro, il recupero e la valorizzazione di beni culturali e paesaggistici per migliorare la qualità insediativa e la fruibilità degli spazi pubblici;
– il recupero ed il riuso del patrimonio edilizio esistente per favorire l’insediamento di attività turistico-ricettive, culturali, commerciali e artigianali;
– collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani.
Per contrastare il fenomeno della chiusura delle piccole attività commerciali ed artigianali nei centri storici, si potrebbe prevedere:
– blocco temporaneo del rilascio di nuove autorizzazioni amministrative per attività commerciali, in particolare cineserie, franchising, pubblici esercizi con menù non legati al territorio;
– favorire la stipula di contratti di locazione per attività commerciali a canoni concordati, prevedendo a favore dei proprietari la riduzione dell’IMU;
– favorire il cambio d’uso di tanti appartamenti uso ufficio in appartamenti ad uso abitativo, favorendo la loro locazione a canoni concordati prevedendo, a favore dei proprietari, la riduzione dell’IMU;
– riportare nei centri storici i mercati settimanali e/o periodici degli ambulanti;
– limitare l’apertura indiscriminata di esercizi di affittacamere e/o locazioni brevi turistiche che di fatto spopolano i centri storici;
– realizzare servizi per i residenti, per ridurre i disagi di chi decide di vivere nei centri storici.
2)Piano regionale non autosufficienza: perché l’Umbria continua a negare l’assegno di cura/sollievo per le famiglie di disabili?
-L’attuale Giunta, pur avendo trattato l’argomento più volte, ha ritenuto di rinviare la decisione su tale delicato problema alla prossima legislatura, essendo stato esaminato proprio nelle ultime sedute.
Il poco tempo a disposizione non ha consentito alla Giunta ed al Consiglio di poter valutare adeguatamente le decisioni da assumere. Il mio personale impegno, se eletto, sarà quello di promuovere l’esame di un disegno di legge di cui intendo farmi portavoce, per la tutela ed il sostegno nei riguardi delle famiglie con disabili.