La risposta di Francesca Di Maolo, la presidente dell’istituto serafico di Assisi, alla proposta di candidarsi alla guida della regione Umbria in testa a uno schieramento civico appoggiato sia dal Partito Democratico che dal Movimento 5 stelle, si fa attendere. Dalla Di Maolo, comunque, non è arrivato un no e questo fa sperare sia al PD che ai 5 stelle che “l’accordo” possa trovarsi già entro la giornata di domenica.
Se la Di Maolo alla fine dovesse dire no i due partiti avrebbero già in mano una ristretta lista di nomi dalla quale scegliere il candidato.
Lo stesso segretario del PD, Nicola Zingaretti, in serata, ha rilasciato una dichiarazione ottimistica: “c’è un ottimo clima di confronto – ha detto Zingaretti – quindi sono fiducioso che alla fine da questa volontà di trovare soluzioni, una soluzione si troverà.”
Il modello Umbria al momento sembra unico.
In Toscana, infatti, il capogruppo in regione del Movimento 5 Stelle, Giacomo Giannarelli, ha sostenuto che il M5S “sarà disponibile a qualunque incontro pubblico in cui si discute di temi concreti, non di nomi, né di accordi elettorali. Ribadisco che l’esperienza in Umbria, che pure ho approvato, non è replicabile in Toscana, sia per il contesto politico diverso, sia per il sistema elettorale diverso. Quindi in Toscana il M5S non farà accordi con i partiti, nemmeno con il PD, ma è aperto a valutare alleanze con vere esperienze civiche.”
Ancora diversa la situazione dell’Emilia Romagna dove, secondo gli ultimi sondaggi, il presidente uscente del PD, Stefano Bonaccini, è dato in testa con buon margine sul suo avversario, la leghista Lucia Borgonzoni.
Il PD, ricandida Bonaccini il quale sul M5S ha detto:”al momento non c’è nulla, siamo tutti concentrati su quello che accadrà in Umbria. Credo che l’unica cosa che si possa fare, se si vuole provare a dialogare, sia mettersi a sedere e provare a guardare ai programmi. Il Movimento 5 stelle, del resto, ha già votato diverse delibere importanti proposte dalla giunta, dal taglio del costo della politica di 15 milioni di euro all’avanzamento dei diritti per le persone omosessuali, Credo che ci uniscano – ha concluso Bonaccini – molte più cose di quelle che pensiamo.”