“E’ stato un incontro con una intesa politica su come dovrebbe andare,chiaramente, ci sono limiti costituzionali che la ministra ha tenuto ad evidenziare”.
Lo ha detto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede che, a margine del vertice europeo dei ministri della giustizia, ha incontrato la omologa tedesca, Katarina Barley, discutendo con lei la questione della condanna dei due manager tedeschi Harald Espenhahn e Gerald Priegnitz, condanna definitiva in Italia ma cittadini liberi, Espenhahn e Priegnitz, in Germania.
“La ministra era al corrente della situazione – ha aggiunto Bonafede – molto sensibile rispetto alla problematica, e dispiaciuta che, nell’ambito dei rapporti Italia-Germania si sia venuto a creare un problema di questo tipo. concordando sul fatto che giustizia deve essere fatta”.
“Chiaramente, in Germania, come in Italia, c’è la separazione dei poteri tra magistratura ed esecutivo, quindi la ministra non può fare alcun tipo di pressione sui magistrati – ha aggiunto il ministro italiano”.
“La Barley mi ha detto che il ministro federale del Land competente sta monitorando la situazione e che i magistrati stanno lavorando.E’ solo un primo passo di un rapporto diplomatico – ha aggiunto Bonafede – che vogliamo portare avanti su questo caso, con la ministra c’è stata sintonia, naturalmente nei limiti delle sue competenze”.
Il ministro ha informato dell’esito del colloquio, la mamma di una delle vittime della strage di 11 anni fa alla AST di Torino.
“Abbiamo fiducia e speriamo di avere notizie positive a breve.Siamo pronti ad andare in Germania per incontrare la cancelliera Merkel , la ministra della giustizia e i magistrati.Non si deve perdere tempo”. Questa la reazione di Rosina Platì, madre di uno dei 7 operai morti nell’incendio. “L’incontro tra i due ministri non è stato né positivo né negativo ma siamo contenti che il ministro Bonafede abbia mantenuto la parola e ci abbia telefonato per relazionarci in merito.E, nel ribadire che andrà fino in fondo, ci ha invitato a Roma, tra una decina di giorni, per decidere il da farsi”.