“Io valuto l’opportunità di candidarmi (alle elezioni europee, ndr), credo in un partito tradizionale”. Lo ha detto a margine di una serata al Teatro Manzoni di Milano in cui ha presentato un suo libro, Vittorio Sgarbi, il critico d’arte , ex sottosegretario alla cultura.
Ma la notizia non è questa tanto quella che, a suo dire, il sindaco di Terni Stefano Bandecchi lo avrebbe chiamato per formare una Lista insieme, alle Europee.
“Anche se mi sta simpatico – ha detto Sgarbi – io non farò una lista con Bandecchi però se tu metti insieme Paragone (Italexit, ndr) , Sgarbi, Cateno De Luca (Sud chiamo Nord, ndr), Bandecchi, Vannacci, sono omogenei a un progetto di sostituzione politica perché chiunque di noi sarebbe un buon ministro rispetto a molti che ci sono”.
Sgarbi ha però ribadito che accetta solo la candidatura in un partito tradizionale, aggiungendo “il 4% non lo supera Calenda, non lo supera Renzi, lo supererebbe questo accrocchio, ma non mi candiderò con questa lista però la capisco, potrei esserne il coordinatore”.