Nella affollata sala del consiglio comunale di Palazzo Spada, ieri c’era anche una delegazione dei dipendenti ex Novelli, di Terni. Prima che il consiglio comunale avesse inizio la delegazione ha potuto esporre la situazione che si sta vivendo alla ex Novelli, alla conferenza dei capigruppo. Da parte dei consiglieri è stato preso l’impegno di stilare un atto di indirizzo che verrà presentato in una delle prossime sedute del consiglio.
Gli stessi dipendenti ex Novelli avevano scritto una lettera aperta ai consiglieri comunali.
IL TESTO INTEGRALE
“Sono trascorse due settimane dalla notifica della messa in cassa integrazione straordinaria, a zero ore, per un anno (preludio di fatto al licenziamento), dei trenta lavoratori che, su invito del sindacato, sono entrati in sciopero presso la sede di Terni, per difendere i diritti di tutti i dipendenti della Società.
Per individuare le 30 persone assoggettate a cassa integrazione l’azienda ha utilizzato il solo criterio discriminatorio della partecipazione allo sciopero.
Non possiamo accettare che ciò avvenga in un territorio dove certe forme di lotta sindacale sono state da sempre alla base di ogni vertenza aziendale.
Chiediamo a tutte le forze politiche che fanno parte dell’Istituzione più alta della Città, di prendere posizione contro questi atti di rappresaglia, perché non diventino un pericoloso precedente in questo territorio.
Auspichiamo che la Giunta municipale intervenga presso la Presidente della Regione e del Governo centrale, affinché venga censurato un comportamento lesivo di un diritto sancito dalla nostra Costituzione.
Chiediamo nel frattempo interessamento affinché l’erogazione della mensilità di cassa integrazione, nel rispetto della dignità di ognuno, arrivi ogni mese da subito e non, come paventato, tra 5/6 mesi.”