Stava scendendo con gli sci da alpinismo dalla vetta della Gran Sasso, il Corno Grande, lungo il canale Bissolati, a quota 2.700 metri, quando per cause ancora da accertare ha perso il controllo degli sci ed è caduto per una cinquantina di metri lungo la tortuosa e ripida discesa di rocce e ghiaccio. E’ morto così Fabio Racanella, istruttore alpinista di 52 anni di Orvieto, che aggiunge la sua vita alla già lunga scia di morti nelle montagne abruzzesi. Lo scorso anno furono infatti 9 le vittime , l’ultima a novembre sulla Maiella, mentre sul Gran Sasso a settembre ci furono due decessi cui va aggiunto un ragazzo miracolato, colpito da un fulmine nella discesa verso Campo Imperatore ma sopravvissuto.
Stavolta a dare l’allarme sono stati altri sciatori con cui si era dato appuntamento in vetta del Corno Grande e che hanno assistito alla tragedia. Inutili i soccorsi del 118 che in elicottero si è alzato da Teramo. Il medico a bordo non ha potuto fare altro che constatare il decesso dello sciatore alpinista.
Secondo gli esperti si è trattato di una ascesa azzardata. Le recenti e abbondanti nevicate seguite alla pioggia e alle temperature tornate primaverili avrebbero sconsigliato l’uso degli sci in alta quota.
Va comunque sottolineato che Fabio Racanella era un istruttore alpinista, grande conoscitore della montagna e socio del Cai. Ad Orvieto in molti conoscevano la sua grande passione per lo sport e la montagna. Una passione che emerge anche dal suo profilo Facebook, dove aveva pubblicato diverse foto con paesaggi montani, anche in panorami innevati, con gli sci ai piedi.