Nessun rinvio. Il giudice del Tribunale civile di Roma si è preso 60 giorni per le memorie conclusionali e 20 giorni per le repliche e poi la sentenza.
“Credo che entro giugno – afferma l’avvocato Massimo Proietti – potremmo avere la sentenza”.
Stiamo parlando della causa civile intentata dalla famiglia di David Raggi contro lo Stato italiano rappresentato dalla Presidenza del consiglio e dai ministero dell’interno e della giustizia.
“Si tratterebbe di una sentenza pilota, molto importante e l’obbiettivo di oggi – ribadisce l’avvocato Proietti – era quello di andare in decisione perché il Tribunale di Roma ha un carico enorme”.
La causa contro la Presidenza del consiglio è per non aver adempiuto a una direttiva europea che obbliga gli stati alla creazione di un fondo straordinario per le vittime di reati violenti. Contro i ministeri perché l’assassino di David Raggi, Amine Aassoul, non avrebbe dovuto trovarsi in Italia in quanto la sua domanda di protezione internazionale era stata rigettata e perché , in ogni caso, si sarebbe dovuto trovare in carcere a scontare un cumulo di pene, iniziato nel 2014 e non tranquillamente in giro per le strade di Terni.
“Siamo soddisfatti che la causa sia andata in decisione – sottolinea l’avvocato Proietti – siamo fiduciosi sull’esito, l’attesa è quella per una sentenza favorevole”.