“La scelta politica di alienare e vendere le 10 farmacie di proprietà del Comune per sanare i debiti fuori bilancio è frutto di decisioni della stessa Giunta con l’approvazione passata attraverso la relativa delibera del Consiglio Comunale. Tale decisione di vendita, pur non condivisa , non deve in nessun modo essere intesa come dismissione di un servizio offerto a tutta la cittadinanza e non può e non deve essere intesa come una perdita per il tessuto sociale cittadino.”
E’ l’incipit iniziale di un documento con il quale la Fisascat CISL prende posizione sulla privatizzazione di Farmacie Terni.
Preoccupa fortemente “il futuro dei dipendenti che, rispetto alle ipotesi di cessioni di quote di maggioranza, possono correre il rischio di vedersi messo in discussione il futuro lavorativo se non tutelati attraverso accordi ad hoc tra le parti per la salvaguardia occupazionale e dei diritti acquisiti da tutti i lavoratori.”
Da parte di CSIL Umbria una critica al CDA e all’ente proprietario di Farmacie Terni che “non sono stati in grado di rendere efficiente e profittevole, sul piano economico, la gestione di un servizio che nella maggior parte dei comuni italiani rimane, non a caso, in mano pubblica. Purtroppo, dobbiamo constatare che per troppi anni la gestione di tale servizio è stata più funzionale agli interessi di parte che non alle esigenze dei cittadini e conseguentemente alle casse del Comune di Terni. ”
Nel sollecitare “un incontro tra le parti onde scongiurare l’applicazione della malsana decisione assunta, con delibera, da parte del vecchio CdA di voler chiudere per un lungo periodo estivo alcune farmacie comunali e mettendo in ferie forzate parte del personale” la CISL “ritiene indispensabile procedere ad assunzioni temporanee per mantenere e garantire il servizio in tutte e 10 le farmacie comunali e contestualmente garantire il diritto dei lavoratori a periodi di ferie concordati e condivisi.”
Non manca una critica alla CGIL quando si afferma “di non condividere le fughe in avanti effettuate da altre Organizzazione Sindacali che ricorrendo ad Avvocature, Corte dei Conti e a Magistrature stanno dimenticandosi il ruolo, la missione, il mandato che ogni Organizzazione Sindacale dovrebbe sempre tenere a mente: quello della tutela dei diritti dei lavoratori iscritti e no al Sindacato.”
PRONTI A UNA VERTENZA
Infine, la FIsascat CISL Umbria “è pronta sin da subito ad aprire un tavolo vertenziale per la definizione di un patto sociale, sia con la Società cedente che con quella eventualmente acquirente, per il mantenimento dell’occupazione, dei diritti dei lavoratori e di tutti i servizi in essere sino ad ora offerti da Farmacia Terni Srl.”