Il tempo passa, ma sembra ogni giorno più evidente che nessuno voglia intervenire e dare risposte ai cittadini, anche ternani, coinvolti nel caso degli airbag difettosi (prodotti dalla società Takata), che Federconsumatori sta tutelando.
In queste settimane l’associazione dei consumatori è stata subissata dalle segnalazioni degli utenti coinvolti, che riguardano ormai numerose case automobilistiche, tra le quali, oltre a Citroën e DS Automobiles, Volkswagen, Nissan, Seat, Skoda e Audi.
“Dopo le nostre richieste e diffide – scrive Federconsumatori – l’unico cenno di attenzione è pervenuto dal Ministero dei Trasporti, che si è almeno degnato di pubblicare nell’apposito albo dei richiami tutti i modelli di auto coinvolti con le relative targhe: guarda caso la pubblicazione è avvenuta all’indomani della nostra richiesta indirizza al ministro Salvini. (A tal proposito riteniamo utile ricordare ai cittadini che, collegandosi sul sito del Ministero, a questo link https://www.mit.gov.it/comunicazione/news/auto-campagna-urgente-di-richiamo-veicoli-citroen-c3-e-ds3, trovano l’elenco delle targhe delle auto Citroën e Ds coinvolte, per cui comunque avrebbero dovuto ricevere la lettera di richiamo). Peccato che manchi, a tutt’oggi, l’elenco di tutte le auto coinvolte, che invitiamo il Ministero a pubblicare al più presto.
Un’operazione quanto mai urgente e necessaria perché, dalle segnalazioni ricevute, emerge che in alcuni casi la lettera di richiamo non è mai arrivata!
Sul fronte delle assicurazioni, da Ania, che abbiamo interpellato per chiedere chiarimenti e indicazioni in relazione alla sospensione delle polizze assicurative delle auto ferme, è giunto solo un timido e pressoché scontato rimando alla consultazione dei contratti singolarmente stipulati.
I cittadini, intanto, continuano a non poter utilizzare la propria auto (dal momento che i ricambi ancora scarseggiano) e, nella quasi totalità dei casi, non hanno ricevuto alcuna tutela da parte della casa automobilistica in termini di fornitura di auto sostitutiva o di rimborso delle spese sostenute in tal senso. È inaccettabile che i cittadini coinvolti, al disagio di non poter utilizzare la propria auto, debbano sommare anche l’onere di procurarsene e pagarne un’altra. Oltre ad aver dovuto pagare il carro attrezzi per trasportare l’auto presso le officine autorizzate, dal momento che nella lettera di richiamo era indicato chiaramente quanto fosse pericoloso e da evitare mettersi alla guida del veicolo. Ricordiamo che è necessario conservare tutti gli eventuali giustificativi delle spese sostenute per sopperire al mancato utilizzo della propria automobile: ricevute di taxi, del noleggio auto, del car sharing o dell’abbonamento ai mezzi pubblici, oltre che la ricevuta del carro attrezzi qualora si fosse ricorsi a tale servizio per trasportare l’auto presso l’officina.
Invitiamo tutti i cittadini ternani coinvolti a rivolgersi alle nostre sedi per ottenere informazioni e per segnalarci il tipo di disagio subito. Stiamo approfondendo ogni iniziativa, anche di carattere legale, più efficace ed opportuna per tutelare i diritti dei cittadini coinvolti in questa vicenda, permettendo loro di ottenere i giusti ristori e l’eventuale riconoscimento del disagio patito conseguente alla lunga attesa”.