Al via la riorganizzazione della Provincia di Terni, dove si prevedono tre soli dirigenti, snellimento strutturale, riduzione della spesa del personale per trasferimenti e pensionamenti, servizi ai Comuni e mantenimento di elevati standard di prestazioni. I cardini del processo di riorganizzazione dell’ente, hanno già ottenuto il gradimento della stessa amministrazione provinciale, rsu e organizzazioni sindacali.
La nuova Provincia si baserà su 175 unità, compresi i dirigenti, regolerà le sue funzioni sulla legge Delrio e manterrà un corpo di polizia provinciale. Tre le grandi aree funzionali che vengono prefigurate: giuridico-tecnica, tecnica e finanziario-patrimoniale, con al vertice il presidente della Provincia, il Consiglio provinciale ed il segretario generale.
La “mission” della nuova Provincia di Terni, sarà quella di ente di area vasta secondo la legge di riforma e in coordinamento diretto con la Regione dell’Umbria. Per il Presidente Giampiero Lattanzi, “si tratta di un importante passo in avanti verso il nuovo ente concepito dalla riforma Delrio, che razionalizza le spese, valorizza al massimo i lavoratori e garantisce servizi di qualità. Insieme a dirigenti, rsu e sindacati – prosegue Lattanzi – abbiamo operato in armonia e fatto un buon lavoro di squadra che oggi prepara la Provincia alle nuove sfide. L’ente di area vasta saprà interpretare le richieste che provengono dal cittadino e dalle comunità provinciali ed avrà la funzione fondamentale di coordinamento e supporto per i Comuni del territorio. Fra i numerosi elementi positivi della riorganizzazione ci sono obiettivi importanti come quelli del risparmio senza pregiudicare i servizi e del mantenimento di un corpo di polizia provinciale”. Presidente e dirigenti, fanno infine notare come proseguano, “in maniera positiva e costruttiva, le trattative con rsu e sindacati per dare piena attuazione in tempi rapidi alla nuova organizzazione”.