Francesco Ferranti, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Spada, ha fatto passare la Pasqua prima di attaccare duramente sia la maggioranza che governa la città di Terni e in particolar modo il sindaco Di Girolamo e il vice Presidente della giunta regionale, Paparelli e il gruppo del Movimento 5 Stelle.
“Mettiamo in chiaro che l’inceneritore ACEA non chiuderà mai perché brucia biomasse acquisibili da ogni parte del mondo seppure il comune di Roma dovesse rinunciare a mandarle. Il problema è che , siccome Di Girolamo e Paparelli non riescono a concludere nulla, qualsiasi cosa dica il Movimento 5 Stelle diventa argomento di discussione”.
“Intanto si dovrà vedere se l’atto di indirizzo approvato a Roma avrà seguito, non essendo vincolante, ricordo che ce ne sono a migliaia, miei e dei 5 stelle che sono inevasi e questo, comunque, non prelude affatto allo spegnimento dell’impianto. Quindi, da un lato abbiamo le balle di 4 ragazzetti (il riferimento è ai 5 Stelle in Comune a Terni) e un piagnone (il riferimento è al consigliere regionale M5S, Liberati) che assumono rilievo per l’incocludenza della giunta Di Girolamo e dall’altro il sindaco della seconda città dell’Umbria e il vice presidente della giunta regionale che stanno a difendersi tutto il giorno dagli attacchi di 4 ragazzetti, è diventato uno spettacolo triste”.
“Ripeto che gli atti di indirizzo non servono a chiudere l’inceneritore, la posizione dei 5 Stelle è solo strumentale alla mera ricerca di consenso, vedremo se l’atto di indirizzo di Roma avrà seguito e Paparelli, come un bambino scoperto con le dita nella marmellata per difendersi è costretto a citare Ciaurro”. Il riferimento è quanto dichiarato dal vice presidente della giunta regionale, anche a Terni in Rete, appena sabato scorso.
L’ATTACCO A PAPARELLI E ALLA MAGGIORANZA
“Invece di rispondere a 4 ragazzetti – insiste Ferranti – perché non fanno le cose? non riescono a rimuovere nemmeno i CDA che hanno nominato loro, a cominciare da quello delle Farmacie. Devo elencare tutte le questione aperte a Terni? il Teatro Verdi, la riqualificazione incompiuta di Piazza Tacito, con, in primis, la vicenda della Fontana; la riqualificazione del Parco Cardeto; il mancato centro commerciale a cielo aperto; la disputa sulla sede della ASL 2; il dipartimento dell’ARPA e una seria politica ambientale, tanto per citare le vicende più clamorose; non riescono a garantire ciò che sarebbe l’ordinario e così prendono consistenza le balle di alcuni, è avvilente”.
Tornando all’inceneritore ACEA, Francesco Ferranti ha affermato che “lo chiuderemo noi, quando vinceremo le elezioni ma non perché non può bruciare biomasse o per un atto del Comune di Roma, bensì perché in una situazione già congestionata , fortemente condizionata dalla presenza della grande industria, non può esserci altro”.
“Siamo difronte a uno scempio – conclude il capogruppo di Forza Italia – con questo scambio di accuse avvilente fra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico”.