“Io, all’allora sindaco Raffaelli , chiesi di non aprirlo proprio l’inceneritore ASM-Printer. Se ci avessero ascoltati sarebbero stati tutelati, più e meglio, la salute dei cittadini e l’ambiente”. Lo ha affermato Francesco Ferranti, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Spada , che rivendica una sorta di primogenitura nella battaglia contro gli inceneritori a Terni.
Ferranti ha espresso soddisfazione per l’ordinanza (inevitabile) con la quale il sindaco Di Girolamo ha bloccato l’attività dell’inceneritore ( peraltro già fermo) e ha ricordato come già lo scorso novembre Forza Italia , attraverso due interrogazioni, in Comune e In Provincia, avesse chiesto chiarimenti su cosa veniva bruciato e quali fossero le autorizzazioni.
“Adesso ci attiveremo per verificare , sempre entro un contesto istituzionale e giuridico, se ci sono le condizioni affinché l’inceneritore non venga riacceso”. “Un fatto è certo – ribadisce Ferranti – questo è un territorio dove insistono insediamenti siderurgici e chimici e dove il riciclo di aria è scarso pertanto non è fattibile, anzi è miope, la scelta di bruciare rifiuti”.
“Ora chiederemo- aggiunge Ferranti – anche verifiche puntuali sul termovalorizzatore di ACEA e solleciteremo fortemente le istituzioni locali e regionali affinché siano davvero messe in cantiere le opere di bonifica sul territorio: grande rispetto per i privati e per le industrie ma la salute dei cittadini viene prima di tutto”.