Opposizione molto polemica dopo il mancato consiglio comunale di oggi pomeriggio in cui si doveva parlare del difficile avvio della Raccolta Differenziata. Era presente solo il sindaco Di Girolamo.
Francesco Ferranti, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Spada, in una nota durissima, afferma che ” oggi, difronte a un tema rovente e che affligge i cittadini e le imprese da mesi , la maggioranza si è presentata con una giunta non costituita. Si doveva discutere della Differenziata e davanti a un così importante problema un sindaco e una maggioranza che si presentano in modo irregolare e non in grado di assumere alcun provvedimento, dimostrano tutta la loro inadeguatezza. Se domani ciò avvenisse anche per discutere il predissesto – scrive Ferranti – consiglio vivamente al PD e al sindaco di chiudere questa vergogna che logora la città e consegnare le chiavi di Palazzo Spada al commissario”.
Anche Paolo Crescimbeni ha diffuso una nota in cui afferma che “l
‘opposizione compatta, di fronte ad un tema di grande rilevanza quale è quello della raccolta differenziata, in presenza di un’amministrazione acefala, senza Giunta, senza assessore competente, per rispetto della Città, del Consiglio e delle famiglie ternane, ha deciso di non procedere oggi alla discussione di un atto senza interlocutore valido, senza soggetto attuatore di eventuali delibere.
Sappiamo già tutti che gli atti di indirizzo per questa amministrazione contano quanto il due di coppe quando regna spada, in aggiunta un eventuale approvazione o non approvazione, dell’atto sarebbe stata priva di legittimità sostanziale.
Domani il Sindaco scioglie la Giunta, ne rifarà un altro? Ci riuscirà? Si dimetterà egli stesso?
In un quadro politico caratterizzato da una maggioranza oramai allo sfascio – scrive ancora Crescimbeni – noi intendiamo essere persone serie che vogliono solo fare cose utili per i cittadini e non chiacchiericci da cortile.
Il Sindaco faccia la sua Giunta, se gli riesce, se riesce a trovare una “eroina”, perché ci vuole grande coraggio ad entrare oggi in quel consesso, e faccia riconvocare secondo le procedure un Consiglio che abbia piena legittimità giuridica, politica e morale.
Le sceneggiate lasciamole al teatro popolare non alla buona politica.”