Non è tanto un fatto personale quanto piuttosto la necessità di avere rappresentanti del territorio in regione in difesa proprio degli interessi di Terni e della sua provincia. E in più si tratta anche del rispetto di un patto.
Questa in sintesi la vicenda della candidatura in bilico del presidente del consiglio comunale di Terni, Francesco Ferranti, che agita in queste ore Forza Italia con interessamento dei vertici regionali e nazionali.
“L’Umbria ha un collegio unico regionale – afferma Ferranti – per essere competitivi sarebbe necessario che il candidato ternano veda su di se quanto meno la convergenza del partito da cui proviene. Io ho messo a disposizione la mia candidatura per rappresentare al meglio le istanze di questa città e di questa provincia – aggiunge Ferranti – ma per per poter competere seriamente in un contesto regionale con i candidati della provincia di Perugia è necessario che Terni non disperda i propri voti con numerosi candidati ma li concentri su quella che può essere la candidatura più rappresentativa come stanno facendo altri partiti, la Lega e il PD.”
IL RISPETTO DEL PATTO
“Ricordo – afferma ancora Ferranti – che a tutela di Terni e della possibilità di rappresentare Terni in modo autorevole in regione si era deciso in accordi regionali e nazionali che la città di Terni avrebbe espresso un solo candidato.”
In lista, invece, ci sarà anche l’assessore Stefano Fatale al quale Ferranti ribadisce che “ai tempi della composizione della giunta Latini io avrei potuto fare il vice sindaco e l’assessore, in quota rosa, sarebbe stata Sonia Bertocco. Fatale, invece, ha potuto fare l’assessore perché io ho fatto un passo di lato, ho accettato la carica di presidente del consiglio comunale consentendo a Forza Italia di avere tre posti anziché uno. L’accordo per tutto ciò era che su Terni il rappresentante alle regionali fosse uno. Se passerà la linea che hanno scelto alcuni esponenti del coordinamento provinciale di candidare tutti e disperdere i voti ,se verrà eletto un perugino, quando ci saranno i problemi che riguardano la siderurgia, la sanità ternana, le infrastrutture ternane, chiederemo a queste persone di far intervenire il consigliere regionale di Perugia o di Gualdo Tadino o di Umbertide”.
Difficile prevedere cosa accadrà.