Accende il dibattito politico la notizia che il Governo per quanto riguarda le grandi opere, non preveda interventi nell’area dell’Umbria meridionale e del ternano. Né sulla linea ferroviaria Roma-Ancona, che pure lo stesso Presidente del Consiglio Giuseppe Conte non più tardi di 15 giorni fa, durante gli Stati Generali dell’Economia, aveva definito strategica prevedendone il raddoppio. Né sulla strada Flaminia.
Sull’argomento annunciano un atto di indirizzo Francesco Ferranti e Lucia Dominici di Forza Italia.
“Il completamento della tratta ferroviaria adriatica Narni-Terni- Spoleto-Foligno-Ancona è certamente un’opera infrastrutturale strategica per l’area ternana e per una più ampia zona del Centro Italia. E’ vero altresì – scrivono Ferranti e Dominici – che se ne parla da oltre 30 anni, anni nei quali mai nulla si è fatto in questa direzione pur succedendosi una ventina di governi nazionali di colori politici differenti. Al contrario il colore politico di chi governava l’Umbria e Terni è stato sempre lo stesso fino a 7 mesi fa .Bisognerebbe ricordare come i 50 anni di governo regionale di sinistra abbiano mortificato l’area ternana con incompiute quasi ilari come la piastra logistica sulla marattana e addirittura non prevedendo nel bilancio della regione Umbria interventi di manutenzione e miglioramento sulla strada Flaminia tra Terni e Spoleto , con un danno alla sicurezza dei cittadini, ai trasporti commerciali e ai rapporti anche turistici tra due città che da sempre intendono fare sinergia . Con l’insediamento degli attuali governi comunale e regionale finalmente gli interventi per riqualificare la strada tra Terni e Spoleto sono stati finanziati e cantierizzati. Allo stesso modo in città è stato completamente riqualificato un quartiere centrale e prossimo alla stazione come il quartiere Battisti . Riteniamo comunque il tema del potenziamento ferroviario da Roma in direzione Ancona sempre attuale, potenziamento che da decenni il centro destra ternano sollecita. Ricordiamo in consiglio comunale decine di atti di indirizzo in tal senso già quando sindaco era per la sinistra Paolo Raffaelli e Presidente della regione la Rita Lorenzetti.
Il fatto che nel piano delle opere strategiche per rilanciare l’Italia nel post covid il governo nazionale non abbia inserito interventi né ferroviari né viari che riguardano l’area del ternano e dell’Umbria del sud può essere motivo di approfondimento in sede di consiglio comunale.”
” Voglio ricordare – aggiunge personalmente il Presidente del consiglio comunale di Terni – che dai primi anni 2000 mi sono adoperato con gli allora colleghi consiglieri di Forza Italia a sostenere la realizzazione di questa importante opera infrastrutturale, così come la centrale elettrica per fornire energia a costi competitivi per Terni e per le sue importanti realtà industriali.
Voglio sottolineare – aggiunge Ferranti – come questi progetti erano all’interno dell’accordo con il quale si concludeva la vertenza del 2004 sul magnetico tra AST, Comune, Regione , Provincia e Governo.
Dal 2004 nulla è stato fatto dai governi regionali targati Lorenzetti e Marini, né da quelli nazionali targati Prodi , Letta , Renzi , Gentiloni e Conte che si sono succeduti. Sarebbe utile che anche chi parla improvvisamente oggi di temi vecchi, conosca i retroscena e la storia”.