Wind of Passion, il cavallo del Rione Giotti infortunato durante la Giostra della Sfida di ieri sera, è deceduto questa mattina.
“Il cavallo Wind of Passion – spiega il professor Marco Pepe del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Perugia – durante la manifestazione di ieri ha riportato una lesione all’apparato di sospensione del nodello degli arti anteriori. Ricoverato in clinica è stato prontamente applicato un bendaggio rigido in anestesia generale ed approntata una terapia di sostegno per stabilizzarlo in modo da poter procedere con un eventuale intervento chirurgico. Questa mattina intorno alle ore 7.15 il cavallo è purtroppo deceduto in seguito ad un arresto cardiaco”.
“Una terribile fatalità – ha commentato il Presidente dell’Ente Giostra Quintana, Domenico Metelli – che ha gettato nello sconforto tutto il Popolo della Quintana. Era da tanti anni che non si verificava un incidente del genere durante la gara. L’attenzione dell’Ente sul versante della tutela del cavallo è massima e si concretizza nei regolamenti rigorosi, nei controlli antidoping serrati e nella continua ricerca delle migliori tecnologie per tutelare al meglio i nostri cavalli che, quando entrano in pista, sono nelle migliori condizioni per gareggiare. Il problema non è del Rione Giotti ma di tutti noi. Non bisogna aggiungere altro la Quintana è in lutto”.
“Adesso basta, il ministero della salute e quello dello sport creino subito una task force con lo scopo di verificare quanto successo alla Quintana e le motivazioni per le quali si è taciuto per ore sulla reale situazione del cavallo poi abbattuto questa mattina poco dopo le sette, dopo che ieri sera si era infortunato agli arti inferiori”. Lo afferma l’Aidaa (Associazione italiana difesa animali ed ambiente) in un suo comunicato.
“Appare evidente – dice Lorenzo Croce, presidente di Aidaa – che ci siano situazioni che meritano non solo un approfondimento ma sopratutto uno stop immediato. Occorre – continua Croce – che da subito i due ministeri aprano un tavolo per nuove regole per la sicurezza nelle competizioni e nei palii e che quelli a rischio vengano bloccati subito per decreto”. “Noi avevamo già proposto anni fa – ricorda il presidente dell’associazione – delle nuove regole, forse e’ il caso che chi le ha messe nel cassetto le riprenda in mano e si abbia il coraggio di dire basta per sempre alle competizioni pericolose, la vita di un cavallo è più importante di qualunque tradizione”.