Marche e Abruzzo sono in fondo alla classifica della spesa rispettivamente del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e del Fondo sociale europeo (Fse).
È quanto emerge dagli ultimi dati pubblicati dall’Agenzia per la Coesione territoriale sui programmi operativi regionali 2014-2020, aggiornati al 30 giugno.
Le Marche sono l’ultima regione in Italia per percentuale di spesa del Fesr (20,57%), avendo certificato solo 120,4 milioni dei 585,4 a
disposizione, seguita dall’Abruzzo (22,79%), che ha certificato 61,9 milioni su un totale di 271,5.
Male anche l’Umbria che è terzultima avendo certificato 95,6 milioni di euro a fronte di 412,3 milioni di euro programmati. Dunque appena il 23,19% dei fondi messi a disposizione dall’Europa. Da qui al 31 dicembre la nostra regione dovrebbe spendere 316,7 milioni di euro al fine di evitare che queste risorse tornino a Bruexelles.
Per quanto riguarda il Fse, in fondo alla classifica si trova invece l’ Abruzzo, che ha certificato la spesa di 30,6 milioni sui 142,5 a disposizione (21,47%). A seguire Sicilia (23,35% ) e Campania (24,76%
L’Umbria ha certificato 64,1 milioni di euro a fronte di un fondo programmato di 237,5 milioni di euro. Ha speso dunque il 26,98%. Da qui al 31 dicembre dovrà spendere ben 173,4 milioni euro, per evitare che tornino indietro all’Europa.