La giunta ha definito questa parte del DUP , il Documento Unico di Programmazione 2018/2020, “Terni Bella”.
Al centro di essa vi è infatti la valorizzazione di beni fondamentali come la Fontana di Piazza Tacito, il Teatro Verdi e i Papigno’s Studios.
IL PROGRAMMA
” Il restauro della Fontana di Piazza Tacito, il recupero del Teatro Verdi e quello degli stabilimenti di Papigno devono diventare simboli del nuovo corso della Città di Terni, da elementi della città abbandonata ad emblemi di una nuova stagione anche identitaria. Per la Fontana è stato predisposto un cronoprogramma delle varie fasi di recupero in modo da effettuare interventi in contemporanea che prevedono la restituzione alla città dell’opera nel corso dell’estate 2020. Quanto al Teatro Verdi, le procedure amministrative finora seguite non sono adeguate alla situazione, come si è già evidenziato. È necessario dar luogo a un nuovo percorso che, salvaguardando il pronao, non interessato dai bombardamenti e dalla ricostruzione postbellica, consegua l’obiettivo di restituire ai cittadini il proprio teatro, altro simbolo dell’identità di Terni, nel più breve tempo possibile, procedendo con stralci legati alle risorse disponibili e quelle annunciate da Regione e Fondazioni. Sul complesso di Papigno, acquistato dalla città circa venti anni fa per insediarvi il centro di produzione cinematografica gestito dalla società di Roberto Benigni, dopo anni di abbandono, l’Amministrazione Comunale intende definire le responsabilità della mancata attuazione delle previsioni contrattuali, per poi valutare le ipotesi che ne prevedano il migliore riutilizzo anche in connessione con i rilevanti flussi turistici verso la Cascata.”
MOTIVAZIONE DELLE SCELTE EFFETTUATE
” La scelta dell’Amministrazione comunale, pur in un quadro finanziario pesantissimo, è quella di concentrare tutte le risorse su elementi essenziali per la vita cittadina, sia nella sua percezione simbolica, come nel caso della Fontana di Piazza Tacito, sia nelle sue funzioni essenziali di comunità, come la fruizione e la produzione teatrale. II teatro, come spazio fisico e intellettuale, costituisce luogo fondamentale di ogni città. Nell’azione che si vuole intraprendere sul complesso di Papigno l’obiettivo è quello di far rientrare nel sistema produttivo della città uno spazio sul quale in passato sono state riposte molte aspettative, sono state investite cospicue risorse private e pubbliche, nell’ottica di una nuova dimensione di Terni, quale città di produzioni culturali, audiovisive e cinematografiche. La vicinanza della struttura con l’area integrata della Cascata delle Marmore può essere elemento di recupero, sempre in un’ottica di sostenere e valorizzare le capacità attrattive del territorio che devono essere supportate da servizi, spazi e strutture adeguate a una fruizione nazionale e internazionale.”
FINALITA’ DA PERSEGUIRE
“Nel recupero della Fontana e del Verdi restituire alla città monumenti identitari e spazi essenziali per la vita cittadina. Nel riutilizzo del complesso di Papigno rimettere nel circuito produttivo della città una struttura con innumerevoli potenzialità, capace di dare un apporto nelle dinamiche di una Terni impegnata in più ambiti di sviluppo.”
Spulciando il DUP , nell’ambito della gestione dell’ampio patrimonio immobiliare in capo al Comune di Terni, spunta anche la vendita di Palazzo di Giustizia, in Corso del Popolo.
DESCRIZIONE
“Ottimizzazione dell’uso degli immobili comunali attraverso la valorizzazione dei medesimi, la concessione in locazione commerciale e la riduzione della spesa della locazione passiva. Nell’ambito della fase di dissesto dell’Ente è previsto, oltre al piano vendite destinato alla copertura della massa passiva, un ampio programma di alienazione/valorizzazione del patrimonio immobiliare. Il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2018 – 2020 individua immobili facenti parte del patrimonio disponibile dell’Ente, quindi alienabili. Per questi si procederà mediante procedure di vendita con gare ad evidenza pubblica. Fra tali beni risulta ricompresa la sede degli uffici giudiziari di Corso del Popolo, per la quale è allo studio un’ipotesi di valorizzazione immobiliare mediante il coinvolgimento dell’INVIMIT, società di gestione del risparmio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, finalizzata all’acquisto di immobili in uso governativo con conseguente permanere dell’utilizzo pubblico. Sono altresì allo studio ipotesi di conferimento dei cespiti di proprietà comunale a fondi di investimento immobiliare o di costituzione dei medesimi, come previsto dall’art. 58 del DL 112/2008 convertito in Legge 133/2008 e ss.mm.ii.”