Forza Italia, nella vincente coalizione di centrodestra, al momento è l’anello debole, confermato anche dalle elezioni in Umbria. A Terni il risultato è stato negativo: solo il 4,63% dei consensi ha raccolto il partito di Berlusconi. Inevitabile che ciò obblighi i vertici locali di Forza Italia a un seria analisi alla ricerca dei motivi che hanno prodotto questo risultato.
Francesco Ferranti, vice-coordinatore regionale del partito nonché presidente del consiglio comunale di Terni ha rilasciato una dichiarazione durissima nei confronti dell’onorevole Raffaele Nevi e del vice coordinatore provinciale, Guido Nevi. Forza Italia è l’unico partito che non avrà un rappresentante ternano in regione – sottolinea Ferranti – sarà il caso che qualcuno si faccia da parte.
LA DICHIARAZIONE DI FRANCESCO FERRANTI
Nonostante l’indicazione del presidente Berlusconi per una mia candidatura per il territorio ternano ho deciso di fare un passo di lato al fine di consentire anche al mio partito di eleggere in regione un candidato ternano nella convinzione che per Terni e la sua provincia la rappresentanza nelle scelte regionali fosse una priorità.
Per questo motivo mi sono battuto con una parte del coordinamento provinciale composta da sodali , per ragioni lavorative e parentali, dell’onorevole Raffaele Nevi.
Criticavo, allora come oggi, di consentire le candidature del segretario dell’onorevole Nevi, Daniele Marcelli e dell’assessore Stefano Fatale (secondo alle mie spalle a circa 550 voti di distanza nelle ultime comunali).
Temevo che tale frammentazione penalizzasse l’area ternana.
Al netto del mio farmi da parte, purtroppo come temevo, Forza Italia in provincia di Terni è l’unico partito a non esprimere rappresentanza.
Il danno per il territorio, penalizzato in molti settori da politiche regionali irresponsabili (ambiente, infrastrutture, sanità), è enorme.
Riterrei necessario che alcuni dirigenti, ad iniziare dal rumoroso vice coordinatore provinciale nonché cugino dell’onorevole Nevi, Guido Nevi, colgano l’occasione per scegliere di farsi da parte e liberare la gestione di un partito da logiche familistiche e sodali creando le condizioni per le quali venga meglio perseguito l’interesse generale.
965 i miei voti presi a Terni 16 mesi fa. 915 i voti presi da Stefano Fatale in una intera regione, sono un elemento significativo di riflessione.