Forza Italia firmerà la mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle. Lo anticipa il capogruppo del partito a Palazzo Spada, Francesco Ferranti. Sulla questione, comunque, dovranno pronunciarsi, in settimana, gli organismi di partito. Ferranti, ad ogni modo, non ha gradito la tirata per la giacca da parte del Movimento 5 Stelle: “la loro è una posizione strumentale, avevamo un accordo ben preciso, che avremmo risposto dopo la riunione del direttivo provinciale del partito, fermo restando che se anche la firmeremo non è detto che questa mozione venga discussa in quanto manca una tredicesima firma (da ricercare fra le fila della maggioranza). Per cui – ribadisce Ferranti – il Movimento 5 Stelle rispetti i patti, non faccia polemiche sterili”. E ribadisce: “nessuno si senta il salvatore della Patria, tanto meno il Movimento 5 Stelle. Non sono certo un esempio di buon governo, basti vedere Roma e Livorno. Ci vuole modestia, siano meno arroganti, loro sono oppositori come gli altri. Per fare bene l’interesse pubblico ci vuole meno supponenza, meno arroganza e sapersi anche mettere in discussione. E comunque, siccome noi anteponiamo gli interessi pubblici alle beghe fra i partiti, molto probabilmente la mozione la firmeremo”.
Tutto è nato da una “chiamata” del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle.
“Nonostante riteniamo in questa fase irresponsabili gli attacchi nei confronti del M5S di alcuni esponenti locali di Forza Italia, nel rispetto dei ternani stanchi del ‘sistema Terni’, inclusi gli elettori di centro destra, non abbiamo intenzione – ha scritto il gruppo consiliare pentastellato – di spaccare il fronte delle opposizioni. Invitiamo per cui i consiglieri di Forza Italia a firmare, prima che scadano i termini, la proposta di sfiducia al Sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, da noi presentata e da loro non ancora sottoscritta. Le firme dei consiglieri di Forza Italia Brizi, Fatale, Ferranti sono indispensabili per la presentazione dell’atto.”
Prima di rispondere direttamente a Terni in Rete, Ferranti aveva diramato una nota di replica e riferendosi al Movimento 5 Stelle ( e in particolare al consigliere Thomas De Luca, anche se non lo nomina) affermava “trovo molto temerarie le posizioni di chi senza alcuna esperienza e senza un approccio responsabile e rispettoso di tutto si proponga come una sorta di Messia , bacchettando e redarguendo tutti . Stento a credere nell ‘effetto salvifico di alcuni , specie osservando Roma o l’inefficacia parlamentare di molti sedicenti salvatori della patria”.
Ferranti aveva riservato una frecciata al professor Luca Diotallevi, presidente di Azione Cattolica , “che vorrebbe mantenere le cose come stanno , mentre tutto però va a rotoli. Vorrei ricordare che è necessario imboccare anche con coraggio percorsi diversi seppur con la dovuta attenzione e senza picchi di eccessiva euforia , poiché alcune gravi problematiche , soprattutto finanziarie le dovrà affrontare chiunque si troverà a governante e senza una giusta dose di umiltà non si può governare”.
Il capogruppo a Palazzo Spada di Forza Italia risponde anche a Sandro Corsi , presidente ACTL ,che aveva tirato in ballo il centro destra definito, come le altre opposizioni, “assatanato” per aver cavalcato l’inchiesta giudiziaria sugli appalti. Lo aveva fatto in un’intervista rilasciata a Terni in Rete.
“L ‘ atteggiamento di chi spara sulle opposizioni , facendo di tutta l’erba un fascio , è preoccupantissimo . Il dott. Corsi – scrive Ferranti -dovrebbe preoccuparsi del totale fallimento del suo Partito Democratico e della sua classe dirigente e nel farlo , pensi agli studi cinematografici di Papigno , pensi al teatro Verdi , a Cardeto , a Piazza Tacito , alla spazzatura , ai circa 58 milioni di debiti , alla sede della asl 2 che rischia di non essere a Terni , pensi all’ isrim e anche al modello riorganizzativo di Arpa che depotenzia Terni . Il dott. Corsi pensi agli scontri sociali che la sua classe dirigente ha avuto con ogni ambiente cittadino , vedasi questioni come Fondazione Carit e Afm. Credo che ammettere i propri fallimenti e le proprie incapacità e giudicare in modo equo l’operato di chi queste cose le contesta con serietà , sarebbe un buon inizio per un futuro migliore.”