L’esito delle elezioni per il consiglio provinciale di Terni continua ad agitare le acque in seno a Forza Italia. Oggi c’è stato un botta e risposta fra il coordinatore provinciale del partito, Sergio Bruschini e il consigliere regionale Raffaele Nevi, accusato (quest’ultimo) , in generale nel centrodestra, di aver fatto disperdere i voti e, di fatto, di aver impedito la elezione di Francesco Ferranti.
Secondo Nevi queste sono “falsità assolute”, “solo chi è in malafede – aggiunge Nevi – può dire che io ho favorito la spaccatura nel centrodestra”. Lo accusano di aver “invitato” i consiglieri comunali di Terni, Fatale e Brizi, a convogliare i loro voti pesanti su Francesca Fiorucci, di Calvi, mentre il centro destra avrebbe voluto un rappresentante di Terni , quindi Ferranti, date le criticità che interessano il capoluogo.
Nevi risponde che “la cosa fondamentale è fare tesoro degli errori commessi su questa vicenda e cercare di tenere unito il centro destra scegliendo di volta in volta le persone migliori che possono attrarre più consenso. E per fare questo occorre evitare persone che vivono solo per mettere zizzania”.
Duro il comunicato ufficiale del coordinatore provinciale del partito, Sergio Bruschini: ”
Il percorso seguito dal centro destra,in modo particolare da Forza Italia e Fratelli d’Italia è stato quanto di più condiviso, rispettoso di unità e chiarezza – scrive Bruschini.
FERRANTI E PIMPINELLI – aggiunge – come era da subito concertato a conoscenza di tutti anche degli altri rappresentanti della lista, erano i candidati di punta, ove far convergere le preferenze per garantirne l’elezione, gli altri avrebbero svolto un ruolo di complemento e rappresentatività territoriale.
Per questo sulla scorta di questo accordo, ad Amelia addirittura i consiglieri di Fi hanno votato, per rispetto di quanto concordato , il candidato di FDI.”
IN DIFESA DI FERRANTI
Il coordinatore provinciale difende il capogruppo in consiglio comunale ,a Terni: “Ferranti – scrive Bruschini – innegabile, non è stato eletto anche per dovere di correttezza degli accordi non certo per debolezza di rappresentatività.
Capisco poi , parlando dei problemi di Fi,che in un partito ci possono essere posizioni diverse ma queste una volta discusse negli organismi preposti e presa una decisione, quella deve esser mantenuta da tutti ,possa o no piacere; ancor più grave,poi , se addirittura si agisce affinché la posizione si affermi comunque , giungendo a dividere il partito, sulle decisioni già assunte nel direttivo provinciale e concertato nel regionale e ovviamente nei tavoli comuni con gli alleati.” Il riferimento è proprio a Raffaele Nevi.
“Il capogruppo Ferranti – aggiunge Bruschini – ha agito responsabilmente dando disponibilità di servizio a spendersi e a metterci la faccia per una elezione, che non interessava a nessuno ma che in un momento di particolare situazione politica amministrativa su Terni poteva rappresentare un valido riferimento di centro destra dello stesso consiglio comunale,in questo ente.
Con estrema correttezza, ha fatto nei modi e nei tempi, e negli organismi dovuti, tutti i passaggi per giungere alla candidatura, con il consenso di tutti anche se con dei distinguo naturalmente.
Egli addirittura è partito per proporsi proprio dal gruppo consigliare ternano che da subito gli ha dato l ok.Ferranti è quindi più saldo che mai nel suo ruolo con il consenso del coordinatore provinciale e regionale , e del partito ,per il lavoro svolto come capogruppo mai come ora positivo e propositivo e per il comportamento tenuto responsabile e corretto.
Discuteremo ovviamente ,al nostro interno però,senza alimentare gossip spero,producendo quegli aggiustamenti che impediscano il reiterarsi di questi problemi che, inutile nasconderlo, ci sono stati.
“Il partito – conclude Bruschini – saprà rafforzarsi anche e soprattutto nelle difficoltà Questa è la scommessa principale per le altre sfide che ci attendono, Narni in primis.”