“Secondo me l’Acciaieria vivrà per sempre, e spiego perché:è un asset strategico per il sistema Pese. Facciamo acciai speciali, siamo gli unici, chiunque andrà a governare sa che non può fare a meno degli acciai speciali affinché l’Italia sia fra i primi paesi a livello mondiale. Possiamo fare a meno di altro, sicuramente non dell’acciaio. Di recente in Europa è stata stilata una classifica e tra i metalli primari, al terzo posto figura l’inossidabile. Dunque, secondo me, l’acciaio è strategico per il sistema paese. L’acciaio ci sarà per sempre a meno che qualcuno si inventi un nuovo metallo che sarà resistente, che sarà decorativo, che andrà bene per la sanità e quanto altro e allora noi inizieremo a fare quest’altro prodotto.”
Lo afferma Daniele Francescangeli che è stato appena rieletto alla guida della UGL metalmeccanici di Terni.
“L’acciaio , dunque, continuerà a passare per Terni, ci sono piccole aziende in Europa che hanno provato ad inventarsi con siti di seconda generazione ma hanno grosse difficoltà a fare acciaio inossidabile. Qui c’è una cultura della lavorazione, della laminazione.”
Detto questo non mancano i problemi e le preoccupazioni come l’annunciata vendita. “Questa cosa ci preoccupa – afferma Francescangeli – perché non è di secondo piano chi ci acquisterà,Se arriva una multinazionale che ha i numeri per rilanciare, per essere competitivi sul mercato nazionale e mondiale, questo rappresenterà il futuro dell’acciaieria e della città di Terni.”
Altra questione quella dell’inquinamento:”l’azienda si è fatta garante per il recupero dello scorie, con abbattimento totale, con una impiantistica nuova. Noi pressiamo l’azienda per sapere come è andata la gara d’appalto e quando sarà assegnata.”
Sul tema della sicurezza sul posto di lavoro Francescangeli sottolinea che “non è mai poco quello che si fa.”
Sono questi i tre temi (vendita-inquinamento ambientale e sicurezza sul posto del lavoro) che vedono impegnati i sindacati nel confronto con l’azienda.
“Il futuro di questa azienda è il futuro di questa città”, conclude Francescangeli.
LA SINTESI DELLA RELAZIONE DEL SEGRETARIO AL CONGRESSO
Le linee di premessa sono di tutelare AST e le sue business
unit già presenti all’interno del polo siderurgico , creando le giuste condizioni per rispondere ad eventuali bordate di mercato.
Basti pensare al fatto che, se gli Stati Uniti applicassero i dazi sulle importazioni dell’acciaio, si potrebbero creare delle contrazioni di mercato importanti, facendo così crollare la richiesta e sopratutto innescando un meccanismo di ulteriore concorrenza fra i produttori Europei.
La UGL, ha sostenuto il bisogno di un confronto con il governo ma sopratutto con l’Europa sia per le cose sopra citate, ma anche per svelare le vere intenzioni della ThyssenKrupp nelle modalità della vendita di AST Terni.
È nostro compito ricordare che già quando AST fu venduta ai finlandesi di OutoKumpu, le leggi europee (antitrust) misero le acciaierie di Terni a rischio e da lì scaturì la piu grande vertenza che ancora oggi tutti ricordiamo.
Nella passata vendita, vertici nazionali ed europei hanno sostenuto e sostengono che “da Terni devono partire le prime proposte con una cabina di regia che dovrà portare questo territorio ad essere il polo Siderurgico dell’eccellenza degli acciai speciali in Italia.”
La UGL propone alcuni punti fondanti per il nostro territorio da prendere in considerazione, senza far cadere in un silenzio:
– Promuovere forme d’incentivazione per le nuove iniziative economiche, con particolare attenzione a quelle legate alla ricerca e ai settori industriali avanzati.
– Operare per la creazione e/o per l’importazione di poli tecnologici di livello universitario in grado di formare e di rappresentare il presupposto dello sviluppo di qualità dell’economia locale.
– Disporre misure concrete per favorire le attività di lavoro privato innovativo, attivando tutti i mezzi possibili per offrire locazioni a canone agevolato in grado di ospitare e di accogliere diverse attività alla portata delle varie esigenze sociali in base alle persone non occupate tenendo conto delle fasce di età.
– Rielaborare l’assetto urbanistico dismettendo le aree abbandonate destinandole alla riqualificazione con leggi che coinvolgono anche le autorità giudiziarie.
– Sul versante ThyssenKrupp, AST dimostri la sua autonomia indipendentemente da chi sarà loro novo socio di maggioranza . I lavoratori diretti e non pretendono che tutti i sacrifici fatti fino ad oggi, siano le basi per un futuro lavorativo che dia la giusta dignità soprattutto sulla ridistribuzione dei guadagni ..