Forse stamattina sono stato uno dei primi a sapere la notizia dell’addio al calcio di Gaetano Vastola, ma nel rispetto della privacy e preferendo la discrezione allo scoop non ho dato conto della notizia. Ora, però, che Gaetano lo ha comunicato sui social mi piace raccontarvi, a chi ne ha curiosità di saperlo, come sono andate le cose.
Si, me lo ha confessato lui stesso stamane al Liberati mentre assistevamo all’allenamento della Ternana sul campo del Taddei.
Eravamo, dapprima, distanti l’uno dall’altro, ma poi tutti e due alla ricerca di uno spicchio di sole nella rigida mattinata ternana ci siamo ritrovati l’uno a fianco dell’altro.
E naturalmente, mentre seguivamo l’allenamento, abbiamo iniziato a parlare di calcio, delle problematiche di quello italiano e delle difficoltà che il calcio di serie C nasconde. Lui che di serie C ne ha fatta molta e, soprattutto, quella del girone meridionale.
Poi, alla mia domanda sul campionato della Narnese mi ha confessato della sua intenzione di lasciare il calcio giocato ma di voler restare nell’ambiente, in quell’ambiente che gli ha regalato tante soddisfazioni, tanti successi, tanti gol ma anche qualche amarezza, qualche delusione ma superate sempre con la sua grande volontà e la sua determinazione ed attaccamento alla professione.
Dispiace che il mondo del calcio, anche se quello dei dilettanti, perda un protagonista come Gaetano che non sarà più giovanissimo, ma che può ancora dare tanto a livello di consigli, di esempio per tanti giovani che sgomitano sui campi dei dilettanti per mettersi in mostra. La sua è una esperienza di quelle importanti che può arricchire chiunque faccia calcio.
La Narnese perde con il suo addio al calcio un elemento importante della rosa, ma la Ternana avrà un addetto ai lavori in più ad assistere ai suoi allenamenti in considerazione della sua frequente presenza sulle scalee del Liberati.
Del resto il suo legame con Carlo Mammarella e con il direttore sportivo, Luca Leone, lo fanno sentire vicino ai colori rossoverdi.
In bocca al lupo, Gaetano, e spero che ti faccia piacere sapere che, se anche da avversario, ti ho sempre apprezzato per il tuo impegno e per la tua professionalità. Oltre che per la tua generosità e per i tanti gol realizzati da difensore puro. 36 per la precisione, di cui 13 reti realizzate nelle fila del Lanciano.
Questo il messaggio del suo addio al calcio pubblicato sui social:
“Il calcio cos’è per te? Vita, sacrificio, voglia, amare, sudare, divertimento, esultare, dispiacere, stimoli, paura, compagni, dimostrare, regole, valori, impegno, orgoglio, difficoltà, stima, emozioni, passione, rispetto, crescere, combattere, gruppo, arrendersi, coraggio, sconfitte, condividere, migliorarci… Ma se devo dire cos’è il calcio, dico SPOGLIATOIO, dove ho vissuto per 24 anni momenti belli e brutti, ma sempre lì solito posto, dove nasce tutto, dove ci diciamo tutto, dove poi cerchi di trasmettere tutto nel rettangolo verde… E ora dopo tantissimi anni devo dire ciao amico mio “MI MANCHERAI”, sei e sarai sempre una parte di me, oggi ti dirò basta non ci vedremo piu’, la scelta è stata dura ma sarai sempre nella mia mente, sono cresciuto insieme a te, ora è difficile dirsi addio dopo tutti questi anni ma devo perché sono diventato troppo grande… ora cercherò di cavarmela senza di te. GV17″.