Personale del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Terni, al termine di una complessa attività di polizia amministrativa, ha individuato una società cooperativa, avente sede a Terni, sul cui conto sussistevano fondati dubbi in merito alla regolarità dell’attività svolta sotto forma di ente senza fine di lucro. La società svolgeva attività assistenziali a persone anziane utilizzando un centinaio di lavoratori in nero e irregolari e i Finanzieri hanno accertato, in base alla documentazione acquisita nonché alle testimonianze di decine di lavoratrici, la diretta gestione da parte dell’amministratore di fatto, nella sua reale veste di vero e proprio imprenditore individuale, delle attività socio-sanitarie condotte sotto forma di cooperativa. In pratica, avvalendosi di un’organizzazione apparentemente non lucrativa, la cooperativa conseguiva un duplice, illegittimo vantaggio economico e fiscale. Infatti, grazie alla totale esenzione dal pagamento delle imposte dirette e dell’IVA, potevano praticare prezzi più vantaggiosi, tali spiegano le Fiamme Gialle, da incrementare gli affari e distorcere le corrette regole della concorrenza. La Guardia di Finanza ha fatto così emergere un’evasione delle imposte dei redditi per oltre 1,7 milioni di euro e dell’I.V.A. per oltre 650.000 euro da parte della società cooperativa, riqualificata come impresa commerciale.