C’è crescita della Protezione Civile solo se la formazione degli addetti è continua e ripetuta, in modo da prevedere situazioni complesse e pericolose. Ed allora benissimo, l’esercitazione dell’altra sera, quando a mezzanotte, è stato simulato il deragliamento di un treno in una delle gallerie delle Gole del Nera: attrezzate tende di soccorso, arrivo di materiale rotabile delle ferrovie: quattro ore intense, che hanno fatto ripassare tutte le procedure in casi disgraziati. Dispiegamento di forze, davvero un’azione di grande preveggenza, che apre il cuore per la capacità dell’organizzazione complessiva dei soccorsi.
Tutto bene allora? Parzialmente: all’evento hanno partecipato i trenta protettori civili del gruppo del Comune mentre sono stati lasciati nei loro letti, l’ottantina di quelli che fanno riferimento alla Prociv. Chissà perché? Forse perché c’è una sorta di guerra sotterranea? Una qualche invidia? A ben vedere anche loro, anzi, loro più di altri, si affacciano alle azioni di protezione per i cittadini e quindi avrebbero dovuto avere la loro dose di formazione. E comunque in caso di deragliamento di treno, mai avvenisse, quelli della Prociv non conoscono i protocolli e le disposizioni. Già, perché sono stati lasciati fuori?