Il 31 ottobre terminerà la gestione del Centro visita del sito archeologico di Carsulae da parte dell’Ati composta da Civita, Alis e Actl.
Dal 1° novembre, infatti, sarà operativo il passaggio di gestione all’aggiudicatario del bando della Cascata, che comprende anche il Centro finora collegato al Polo museale del Comune di Terni. In questi mesi molto si è parlato del destino dei lavoratori perché gli operatori di Carsulae non sono rientrati nella clausola sociale – ossia l’obbligo di riassorbimento da parte del vincitore della gara – riservata, invece, ai lavoratori della Cascata delle Marmore. Scelta, questa, ben definita all’interno del Bando e confermata dal Comune in sede di gara, seppur prevista dai contratti nazionali e dallo stesso codice degli appalti.
“A due giorni dal passaggio non abbiamo nessuna certezza: nessuno, né azienda, né sindacato, né Comune – affermano i lavoratori – ci ha comunicato nulla. Quello che chiediamo è che le promesse che ci erano state fornite dai sindacati e dal vicesindaco Andrea Giuli tra l’8 e il 9 luglio scorsi, vengano rispettate. Proprio Giuli, infatti, aveva rassicurato sul fatto che l’applicazione della clausola sociale sarebbe stata valida per tutti i lavoratori. ‘Per quel che mi riguarda, nei limiti delle competenze, funzioni e responsabilità di ciascuno degli attori in campo – aveva detto Giuli – posso dire che si farà il possibile per garantire tutela del lavoro e professionalità, come già accadde in relazione all’attuale bando in corso per la gestione della cascata’. Ora – continuano i lavoratori – chiediamo che gli impegni presi vengano mantenuti, che non vengano disperse preparazione e serietà che da anni si spendono per il territorio, offrendo servizi di qualità apprezzati da tutti i visitatori. Chiediamo un impegno preciso e concreto, perché con le parole non si va più da nessuna parte”.