La Galleria d’Arte Contemporanea di Palazzo del Bargello a Gubbio ospita la mostra dell’artista romano Fabio Masotti intitolata “Pellegrinaggi”.
Si tratta di “una serie di opere che indagano il senso stesso del viaggio, spiega l’artista, un viaggio verso il luogo dell’anima, un viaggio fatto di percorsi ignoti davanti ai quali ci presentiamo spesso smarriti ed impauriti. Per rappresentare questo concetto utilizzo delle mappe stradali, che per loro natura indicano con chiarezza un percorso da seguire, o delle carte da parati con la loro logica e compiuta geometria. Dopo alcuni interventi pittorici queste carte vengono tagliate a strisce e di nuovo ricomposte in un intreccio casuale dove tutti i punti di riferimento sono saltati e le precedenti certezze annullate. Un cuore-scacchiera si presenta davanti agli occhi smarriti del viaggiatore che sa di dover comunque fare la prossima mossa mentre il suo cuore pompa sangue nuovo per riprendere il cammino”.
La mostra personale di Masotti è accompagnata da un catalogo con testo critico della scrittrice e critica d’arte Marta Lock, già ospite a Gubbio nel 2017 in occasione della presentazione del suo ultimo romanzo “Dimenticando Santorini”. La Lock coglie il senso profondo del lavoro dell’artista ed indica un percorso logico ed emotivo di lettura allo spettatore.
“Fabio Masotti nasce il 13 giugno del 1957 a Roma dove vive e lavora, riconoscendo a questa città gran parte del merito della sua educazione alla bellezza. Dopo il diploma all’istituto tecnico per geometri, mentre coltiva con passione la sua formazione artistica, i suoi studi si indirizzano verso il mondo del design. Frequenta quindi l’Istituto Europeo di Design (IED) e si laurea nel 1979 in architettura d’interni. Una grande passione per i movimenti artistici del Novecento guida la sua formazione contribuendo alla nascita di un nuovo e personalissimo linguaggio espressivo che si manifesta anche nel lavoro di architetto con la realizzazione di numerosi progetti sia residenziali che pubblici oltre la creazione di molti elementi di design fortemente contaminati dalla sua natura di artista. La sua ricerca artistica viene inizialmente ispirata dal Surrealismo al quale si avvicina con una pittura figurativa dai tratti molto personali. Verso la fine degli anni Ottanta il suo lavoro si evolve nella ricerca di un linguaggio in cui la materia e la forma stessa dell’opera iniziano ad assumere nuova forza e valenza estetica, con un conseguente e graduale abbandono del figurativo. Inizia l’attività espositiva nella seconda metà degli anni Settanta, numerose sono le mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero, ma è la mostra personale del 1994, alla Galleria Romberg di Latina, che segna il nuovo percorso artistico fortemente caratterizzato da una personale ricerca sulla centralità dell’uomo e della sua natura spirituale, che trova espressione nella forma arcaica del “cuore”, icona pop dalla straordinaria potenza mediatica. La forma del cuore, o almeno quella che noi tutti riconosciamo come il suo simbolo, è il primo contatto che si ha con l’opera dell’artista ed è anche l’unica concessione alla figurazione. Ma il racconto è oltre, l’immagine/icona dell’opera è solo il suo contenitore mediatico, un limite che chiede di essere superato”.
La mostra “Pellegrinaggi”, sostenuta dall’Associazione Culturale La Medusa e patrocinata dal Comune di Gubbio, sarà visitabile fino alla fine di maggio.
Per info maggiori 075 9220904, [email protected], www.fabiomasotti.it