E’ stata inserita in un circuito nazionale di grande prestigio: l’associazione Subterranea di Narni sarà uno dei terminali turistici, ma anche di riflessione religiosa, del Vicariato di Roma, come dire il Governatorato della Città del Vaticano. Il Vicariato proporrà una serie di location importanti, forse meno conosciute da un punto di vista turistico ma che sono di grandissimo spessore. E così ai Sotterranei narnesi faranno compagnia ben settanta diverse proposte: dai Cammini di Leuca alla scoperta di Viterbo con il Duomo e il Palazzo dei Papi; dal Complesso Monumentale del duomo di Siena alla scoperta di Orvieto. E ancora passeggiate al Quartiere dei Gesuiti a Parma, pellegrinaggi nella penisola sorrentina, camminate a Pienza, Cortona, Montepulciano. L’intero programma verrà presentata il 24 maggio alle ore 11 nel Palazzo Apostolico Lateranense in maniera digitale dove verrà spiegato come prenotare e acquistare biglietti per oltre settanta proposte nelle dodici regioni, in quarantacinque località diverse. L’obiettivo: valorizzare il patrimonio culturale, religioso e artistico dell’Italia cristiana.
Non c’è dubbio che, al di là del ritorno concreto, che si spera sia consistente, il riconoscimento da parte del Vicariato di Roma e della sua mano operativa nel turismo, l’Opera Romana Pellegrinaggi, riveste importanza unica e che pone quella evidenza culturale e religiosa narnese ad un livello molto elevato. E sarà anche lo stimolo per una crescita in altri “contenitori” cittadini, come la Chiesa di santa Maria Inpensole e la Formina.
Ancor più nel dettaglio: Si chiama “Omnia for Italy” il nuovo progetto dell’Opera Romana Pellegrinaggi (Orp), con l’obiettivo di proporre una vetrina web, tramite la quale il “pellegrino 2.0”, straniero o italiano, possa scoprire e prenotare diverse esperienze del patrimonio culturale, religioso e artistico dell’Italia cristiana. Omnia for Italy, infatti, nasce dall’esperienza digitale di Omnia Vatican&Rome durante i primi mesi della pandemia e sfrutta appieno le risorse della piattaforma dell’Orp (creata nel 2016 per Roma Cristiana).
«Il progetto, nel lungo periodo, intende essere un volano di sviluppo per una grande azione di promozione e valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici, già oggi visitabili in tutto il Paese. È un prodotto che nasce con lo sguardo verso il futuro». A spiegarlo è monsignor Remo Chiavarini, ad dell’Orp, che interverrà alla conferenza di lunedì prossimo. «Il pacchetto Omnia Vatican&Rome sta andando molto bene sul mercato internazionale – osserva –, per gli stranieri che usano molto il web. Quando vengono a Roma, per visitare la Città Eterna, utilizzano molto la nostra piattaforma, che propone esperienze: biglietti di ingresso nei musei, possibilità di visite guidate, ecc. Abbiamo avuto l’intuizione di allargare questa proposta valida su Roma a tutta la penisola. Inizialmente siamo partiti con il Lazio, relazionandoci con alcune diocesi, ma subito si sono fatte avanti altre realtà interessate».
Il progetto è «molto ambizioso e impegnativo», ammette monsignor Chiavarini. «Bisogna ricordare al turista straniero, ma anche a quello italiano, che Roma è inserita al centro di una nazione ricca di tante bellezze. La nostra speranza è anche di crescere, perché l’Italia cristiana è molto più grande di quella che presentiamo adesso. Diciamo che si tratta di un primo passo, di un esperimento. Questa è una sfida. L’Opera Romana mette a servizio l’esperienza acquisita negli anni e la sua piattaforma che ha grande visibilità, e si propone come vetrina anche per piccoli itinerari di nicchia».