“L’Umbria sarà una delle prime regioni, se non la prima, dove si sperimenterà l’integrazione totale cioè modale, tariffaria e di vendita del servizio di trasporto su ferro e gomma, per permettere ai cittadini di potersi muovere con il mezzo di trasporto pubblico in maniera più semplice e agevole e dando un contributo alla salvaguardia dell’ambiente. I primi risultati concreti si cominceranno a vedere a dicembre 2016, data nella quale ci poniamo l’obiettivo di arrivare all’integrazione tariffaria”. Lo ha detto il direttore della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia, Orazio Iacono, che ieri pomeriggio a Palazzo Donini insieme all’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Giuseppe Chianella ha sottoscritto il contratto di servizio fra Regione Umbria e Trenitalia che, fino al dicembre 2020, definisce l’offerta dei servizi di trasporto ferroviario di interesse regionale.
“La firma del nuovo contratto per un periodo ampio di sei anni – ha sottolineato l’assessore Chianella – rappresenta un passaggio importante. Garantisce e migliora la qualità del servizio ferroviario e ci consente di lavorare insieme anche per attuare altre scelte contenute nel nuovo Piano regionale dei trasporti. Nel contratto siglato oggi – ha proseguito, evidenziando gli aspetti più significativi – vengono riconfermati e anzi aumentati di 27mila i chilometri percorsi all’anno, che saranno complessivamente 3,7 milioni, con 90 treni al giorno. Legato all’anno giubilare, ma guardando in prospettiva anche al futuro della mobilità nella nostra regione, c’è un aumento dell’offerta e l’integrazione fra bus e treni sui principali corridoi regionali. Inoltre, ed è un risultato non scontato, c’è la garanzia per i treni che collegano l’Umbria alla Capitale di transitare sulla linea Direttissima, con l’impegno da parte di Trenitalia di dotare i mezzi degli adeguati sistemi per circolare sulla linea ad alta velocità”.
L’assessore, ricordando con soddisfazione come il Contratto per il trasporto ferroviario abbia in precedenza ottenuto il parere favorevole e quasi unanime da parte delle associazioni dei consumatori e utenti, si è soffermato sulle novità introdotte per il sistema delle premialità e sanzioni con monitoraggi “mensili e non più trimestrali e con parametri diversi a seconda del tipo di treno. Abbiamo modificato i criteri, d’accordo con associazioni e Azienda – ha detto – per garantire la sempre migliore qualità del servizio. Per standard di qualità, nel panorama nazionale, l’Umbria si colloca in alto, al quarto posto”.
“Un contratto che punta alla riqualificazione dei collegamenti del trasporto pubblico locale – ha sottolineato il direttore della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia, Orazio Iacono – La sfida del trasporto pubblico locale, infatti, si può vincere solo agendo a tutto tondo, offrendo nuove possibilità, la giusta frequenza e i collegamenti che consentono di lasciare l’auto e prendere il mezzo pubblico, con meno inquinamento e meno traffico”.
“Le linee del trasporto regionale – ha detto – sono percorse giornalmente da circa 25.600 passeggeri. Grazie alla loro scelta responsabile di rinunciare all’automobile, nel 2015 sono stati risparmiati all’atmosfera più di 44 mila tonnellate di CO2, che avrebbero alimentato l’effetto serra e 218 tonnellate di ossidi di azoto, 18 tonnellate di idrocarburi non metanici e circa 830 kg di particolato che avrebbero peggiorato la qualità dell’aria della regione se la stessa quantità di viaggiatori avesse preferito l’automobile. A questi dati si può aggiungere quello sul risparmio energetico, misurato annualmente in 13 milioni litri di petrolio equivalenti”.
“L’Umbria – ha detto ancora – ha il vantaggio di essere una delle poche realtà dove il servizio di trasporto è di fatto in mano a un unico gestore, poiché Trenitalia e Busitalia fanno entrambi capo al gruppo Fs. Ci siamo posti l’obiettivo comune dell’integrazione intermodale e con questo Contratto di servizio insieme alla Regione ci impegniamo ad attivare un gruppo di lavoro per definire un progetto di integrazione tariffaria su base regionale, rivolto alle aziende ed alle istituzioni individuate dalla Regione Umbria. Un risultato che ci proponiamo di concretizzare a dicembre di quest’anno, con il nuovo orario ferroviario”.
Il contratto ha un valore economico complessivo di 341 milioni di euro. L’intesa, attraverso il rinnovato sistema di penali e premialità, introduce inoltre un ulteriore incremento degli standard di puntualità dei collegamenti, già ad oggi molto positivi (94 treni su 100 puntuali, in Umbria, nell’anno appena trascorso). La Regione Umbria, competente in materia di programmazione e finanziamento del servizio, corrisponderà a Trenitalia corrispettivi per 37 milioni di euro all’anno a fronte di una produzione annuale di 3,7 milioni di treni-km (90 treni al giorno). Il contratto prevede anche investimenti per l’adeguamento del materiale rotabile (locomotori E464 e vetture semipilota) agli standard tecnologici necessari per circolare sulle linee veloci.