Nuovo appuntamento a Civitella del Lago, nell’ambito delle iniziative dedicate a Leonardo da Vinci in occasione del cinquecentenario della sua morte. Il 22 agosto alle ore 18nella Sala Brizzi si terrà la prima conferenza in Italia del professor Stefaan Missinne– Presidente onorario dell’Associazione Austria-Belgio e Fellow della Royal Geographical Society di Londra – dedicata a “Il mappamondo di Leonardo da Vinci del 1504”.
Il Globo al quale si riferisce il titolo è un mappamondo formato da due semisfere, ottenute dalla parte inferiore di due uova di struzzo, provenienti dall’antica Struzzeria una volta presente nei giardini del castello Visconteo di Pavia. Realizzato a mano, sulla sua superficie viene raffigurato per la prima volta, seppur in modo parziale, il continente americano. Ma non basta, l’oggetto, già per le sue caratteristiche preziosissimo, può essere stato realizzato addirittura dalla mano del genio di Vinci. Nell’appuntamento di Civitella del Lago infatti, per la prima volta in Italia, il collezionista belga illustrerà gli esiti di sei anni di intense ricerche che lo hanno condotto a ritenere che il mappamondo realizzato con uova, da lui scoperto a Londra nel 2012, possa essere stato frutto della mano del grande genio di Vinci.
Il Mappamondo Da Vinci è un piccolo manufatto rinascimentale italiano di straordinaria importanza, risale al 1504 ed è il prototipo del mappamondo Lenox, realizzato mediante fusione in rame e conservato alla New York Public Library. Questo mappamondo, su cui non compare la tradizionale croce, è da ritenersi un oggetto profano che pone l’osservatore di fronte ad un concetto del tutto nuovo nell’ambito degli studi sul Rinascimento italiano: esso testimonia infatti la più antica rappresentazione del Nuovo Mondo, nella sua parte centro-meridionale, su di un oggetto che possa essere tenuto sul palmo di una mano. E’ il primo mappamondo su cui si possano trovare incisi i nomi di nazioni come, tra le altre, l’Italia, il Brasile, La Germania, la Gallia, la Russia, l’Anglia, la Scozia, l’Armenia e la Giudea.
Nel Codex Arundel, attualmente conservato presso la British Library, è stato scoperto dal Professor Missinne un disegno preparatorio di Leonardo per il suo mappamondo, risalente al 1503, relativo alle coste del Nuovo Mondo e dell’Africa, ciò testimonia in maniera inconfutabile il fatto che Leonardo Da Vinci fosse informato in merito alla scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo e soprattutto del concittadino Amerigo Vespucci.
In passato, il disegno in questione fu erroneamente interpretato come una raffigurazione della superficie della Luna.
Durante il suo soggiorno fiorentino nel 1504, il genio vinciano scrisse nel codice Atlantico la frase “… el mio mappamondo che ha Giovanni Benci…”menzionando il desiderio che l’oggetto gli fosse restituito da parte dell’amico Giovanni Benci, che lo aveva presso di sé.
Dalle analisi che sono state condotte sull’oggetto e da sei anni di intense ricerche, tante sono le prove inconfutabili, pubblicate dalla Cambridge Scholar Publishing nel 2018, che l’oggetto sia stato creato dalla mano di Leonardo.
Il mappamondo Da Vinci, è stato realizzato da un artista mancino, come sappiamo esser stato Leonardo, è costellato di immagini quali navi, un vulcano, marinai, un mostro marino, pentimenti, rappresentazioni di onde, montagne, fiumi, linee costiere, burle, la linea del Trattato di Tordesillas (risalente al 1494) ed un anagramma a struttura triangolare. Tutti questi elementi condurranno i partecipanti attraverso un affascinante viaggio fatto di mappe, rebus, simboli iconografici e frasi enigmatiche come “Hic sunt dracones”.
La conferenza del 22 agostoè organizzata dall’Associazione Culturale CivitellArte, dall’Associazione Roberto Almagià e dal Comune di Baschi.
Saranno presenti il Soprintendente ai Beni archivistici e bibliografici dell’Umbria e delle Marche Giovanna Giubbini, il Sindaco di Baschi Damiano Bernardini, Emilio MoreschiPresidente dell’Associazione Roberto Almagià e lo storico dell’arte Luca Tomìo.