Si intitola F.A.B.I.O. il nuovo, bellissimo, singolo della cantautrice ternana Marialuna Cipolla, disponibile nei digital stores.
Il brano è distribuito da Lunatika Records/ZdB, il testo è della poetessa romana Giuditta Maselli.
Si tratta di cinque sue poesie, di cinque donne sparse per l’Italia che intessono le note di una propria piccola, intima storia.
«Non mi è mai capitato di comporre su un testo già scritto – ha commentato Marialuna Cipolla – e, all’inizio, avevo qualche timore in merito: credo che la scrittura sia un percorso estremamente delicato e non avrei mai voluto dare un’essenza diversa a delle percezioni chiare e limpide come quelle nella poesia di Giuditta. Puntavo, semmai, a fare un cambio d’abito. Ovviamente, poi, la vita propone serendipity come se piovesse e, alla fine, ho inserito in F.A.B.I.O. un pezzo di me molto più grande di quello che avevo valutato. L’ho trovata però così elastica da accogliere una parte del percorso di Giuditta e una parte del mio, senza starci stretta. Non so se questo rientri nella grandezza della musica o nella magia del costruire, ma mi stupisce ogni volta che ho la fortuna di esserne testimone».
QUI F.A.B.I.O. SU SPOTIFY
https://open.spotify.com/artist/6tNEJRrSmdIe0FsJNnXwTo?si=8r2DM9UoSWW0YlVbRrmpxQ&nd=1#login
IL TESTO DEL BRANO
Lei sul viso ha le stelle,
si veste a suo modo e si difende,
c’ha un piccolo amore dentro al petto
che piace tanto a tutti, ma nessuno se lo prende.
Lui, dentro gli occhi, ha i treni solitari,
se ci sale può uscire dai binari.
Mastica tabacco e lingue straniere
mentre aspetta la fermata in cui sia giusto rimanere.
Lei, tra i panni stesi al sole, ha trovato la sua America
che profuma di bucato pulito;
lui, ch’era solo di passaggio, le ha raccolto gli occhi
facendole un invito.
Le auto parcheggiate li hanno visti,
mano nella mano,
guidare contro tutti contromano.
Uscire fuori dai luoghi comuni
che non li hanno mai accettati,
così belli e addormentati.
Disegnami uno spazio entro cui essere amanti,
entro cui fare un bambino che ci insegni ad esser grandi,
dove sai esser così diversa e io sempre lo stesso.
Disegnami un mondo nuovo e andiamo adesso.
Lei un mattino ha dipinto
un piccolo cerchio sulla sabbia,
ha chiuso i conti con la nebbia
e adesso è bella, sana e salva.
Lui suonava la chitarra e altro non ricordo,
poiché c’era la notte e nessuno poi si è accorto
quanta vita abbian ballato sotto le coperte
lei, che si veste a proprio modo e si diverte,
e lui, senza avere più un biglietto,
l’ha guardata e ha detto:
“Disegnami uno spazio entro cui essere amanti,
entro cui fare un bambino che ci insegni ad esser grandi,
dove sai esser così diversa e io sempre lo stesso.
Disegnami un mondo nuovo e andiamo adesso.”
E mentre lui parlava, lei vide alla stazione
Roma e Rimini unite in matrimonio dentro un treno
che non porta mai ritardo, che non riesce a stare fermo.
Così lei gli rispose:
“Questa corsa non la perdo,
non la perdo,
non la perdo.”